giovedì 5 gennaio 2012

Halloween


ETIMOLOGIA

La parola Halloween è attestata la prima volta nel XVI secolo e rappresenta una variante scozzese del nome completo All-Hallows-Even, cioè la notte prima di Ognissanti (in inglese arcaico All Hallows Day).
Lo sviluppo dei simboli associati a Halloween si è andato formando col passare del tempo. Ad esempio l'intaglio di Jack O’ Lantern (zucche nelle quali si intagliano volti spaventosi) risale alla tradizione di intagliare delle rape e farne delle lanterne per ricordare le anime bloccate nel Purgatorio.
La rapa è stata usata tradizionalmente ad Halloween in Irlanda e Scozia, ma gli immigrati in Nord America usavano la zucca originaria del posto, che era disponibile in quantità molto elevate ed era molto più grande, facilitando il lavoro di intaglio.
Halloween è una festività che si celebra principalmente negli Stati Uniti, nel nord del Messico, e in alcune provincie del Canada nella notte del 31 Ottobre. Le attività tipiche di questa festa sono: dolcetto o scherzetto, partecipare a parate o sfilate in costume, intagliare una tipica zucca di Halloween, visitare attrazioni collegate a fantasmi e spiriti, fare scherzi, raccontare storie dell'orrore e vedere film horror.



SIGNIFICATO
La festa di Halloween è più tipicamente collegata alla festa celtica di Samhain, originariamente scritto Samuin. Il nome della festività, mantenuto storicamente dai Gaeli e dai Celti nell'arcipelago britannico, deriva dall'antico irlandese e significa "fine dell'estate".
I miti irlandesi che menzionano Samhain furono trascritti dai monaci cristiani tra il X e l'XI secolo, cioè circa 200 anni dopo che la Chiesa Cattolica aveva inaugurato il giorno di Ognissanti e almeno 400 anni dopo che l'Irlanda era stata cristianizzata.



SIMBOLISMO
Il simbolismo di Halloween deriva da varie fonti, inclusi costumi nazionali, opere letterarie gotiche e horror e film classici dell'orrore, ad esempio: Dracula, Frankenstein, le streghe, i fantasmi. Prevalgono anche elementi della stagione autunnale, come le zucche, le bucce del grano e gli spaventapasseri. Le case sono decorate con questi simboli nel periodo di Halloween.
Dolcetto o scherzetto” è un'usanza di Halloween per i bambini. I bambini vanno in costume di casa in casa chiedendo dolciumi come caramelle o cioccolata con la domanda "Dolcetto o scherzetto?" La parola "scherzetto" è la traduzione dell'inglese "trick", che si riferisce alla "minaccia" di fare danni ai padroni di casa o alla loro proprietà se non viene dato alcun dolcetto.
La pratica del travestirsi e del chiedere porta a porta in questo giorno risale al Medio Evo e si rifà alla pratica dell'elemosina, quando la gente povera andava porta a porta ad Ognissanti (il 1° novembre) e riceveva cibo in cambio di preghiere per i loro morti il giorno della Commemorazione dei defunti (il 2 novembre). Questa usanza nacque in Irlanda e Gran Bretagna, sebbene pratiche simili per le anime dei morti sono state ritrovate anche in Sud Italia.
Il simbolismo di Halloween include anche temi come la morte, il male, l'occulto o i mostri mitologici. Nero e arancione sono i colori tradizionali di questa festa.



LA LEGGENDA DI JACK O’ LANTERN
Jack O’ Lantern è una zucca lavorata a mano, tradizionalmente adoperata nei paesi di cultura anglosassone durante la ricorrenza di Halloween. Privata della polpa interna, la zucca assume la forma di un involucro vuoto che, cesellato opportunamente, vuole richiamare la sagoma di un volto.
Una fonte di luce, usualmente una candela, viene inserita all'interno della zucca. In seguito la calotta superiore, prima recisa, viene impiegata a mo' di coperchio, in maniera che il chiarore dello stoppino rischiari la sagoma dall'interno, mettendo in luce i tratti della sagoma intagliata.
L'usanza di Halloween è legata alla famosa leggenda dell'irlandese Jack, un fabbro astuto, avaro e ubriacone, che un giorno al bar incontrò il diavolo. A causa del suo stato d'ebrezza, la sua anima era quasi nelle mani del diavolo, ma, astutamente, riuscì a far trasformare il diavolo in una moneta promettendogli la sua anima in cambio di un'ultima bevuta. Jack mise il diavolo nel suo borsello, accanto ad una croce d'argento, cosicché egli non potesse ritrasformarsi. Allora il diavolo gli promise che non si sarebbe preso la sua anima nei successivi dieci anni e Jack lo lasciò libero.
Dieci anni dopo, il diavolo si presentò nuovamente e Jack gli chiese di raccogliere una mela da un albero prima di prendersi la sua anima. Al fine di impedire che il diavolo discendesse, il furbo Jack incise una croce sul tronco.
Soltanto dopo un lungo battibecco i due giunsero ad un compromesso: in cambio della libertà, il diavolo avrebbe dovuto risparmiare la dannazione eterna a Jack. Durante la propria vita commise tanti peccati che, quando morì, rifiutato dal paradiso e presentatosi all'Inferno, venne "cordialmente" scacciato dal demonio che gli ricordò il patto ed era ben felice di lasciarlo errare come anima tormentata.
All'osservazione che era freddo e buio, il demonio gli tirò un tizzone ardente (eterno in quanto proveniente dall'Inferno), che Jack posizionò all'interno di una rapa che aveva con se. Cominciò da quel momento a girare senza tregua alla ricerca di un luogo di riposo sulla terra. Halloween sarebbe dunque il giorno nel quale Jack va a caccia di un rifugio. Gli abitanti di ogni paese sono tenuti ad appendere una lanterna fuori dalla porta per indicare all'infelice anima che la loro casa non è posto per lui.

I Draghi

 
Il drago è una creatura leggendaria dai tratti serpentini o comunque affini ai rettili, ed è presente nell'immaginario di tutte le culture: in quelle occidentali come essere malefico portatore di morte e distruzione, in quella orientale come creatura portatrice di fortuna e bontà.
Il termine deriva dal latino draco, a sua volta proveniente dal greco δράϰων (drakon), con l'omologo significato di serpente.
Il drago è visto come una creatura appartenente alla classe dei rettili, ha sangue freddo, è carnivoro e depone le uova. È possibile fornire due grandi metodi di distinzione per classificare questi animali: per classi (o famiglie) o per tipologie (o specie).
Il drago prende le proprie caratteristiche da veri animali, nove, si sostiene: la testa al cammello, le corna al cervo, gli occhi al coniglio, le orecchie alla mucca, il corpo alla lucertola, il ventre alla rana, le scaglie alla carpa, le zampe alla tigre, gli artigli all'aquila. Raramente è dotato di ali di pipistrello, e può essere di vari colori. Secondo alcune leggende invece, si crede che sia sordo.
Nell'occidente medievale, rappresentava l'incarnazione del male e delle forze maligne, al contrario, in Cina, il drago è una creatura benefica e di buon auspicio.
Secondo alcune leggende cinesi, annuncia la pioggia e distribuisce fortuna e prosperità. Ha il potere della metamorfosi, può rendersi a suo piacimento invisibile, e quando appare in cielo garantisce fortuna.
Si ritiene che i draghi possano nascondersi nei cieli, in acqua, sulla terra e sottoterra.
Padroni della pioggia, manifestazioni delle forze celesti, si credeva che i draghi lasciassero i propri rifugi terrestri o le profondità degli oceani, in aprile, per salire in cielo e da lì far cadere la pioggia tra i lampi e il fragore del tuono. Così annunciavano il risveglio della natura e delle sue energie. Poi, all'equinozio d'autunno, ridiscendevano sulla terra, sottoterra e negli abissi oscuri dei mari. La denominazione "long" era riservata al drago residente nei cieli, il più potente, quella "li" al drago che si nascondeva nell'oceano, e quella "jiao" al drago dalla corazza di scaglie che aveva la tana nelle paludi o nelle grotte delle montagne.



I DRAGHI PIU’ CONOSCIUTI

  1. Il dragone orientale, dal corpo lungo serpentiforme, ricoperto da squame, senza ali ma comunque capace di volare. Ha il muso da coccodrillo, il corpo da serpente, la criniera e gli artigli da leone; possiede dei lunghi baffi e una cresta che lo percorre in tutta la sua lunghezza, lungo la schiena.
  1. Il drago d'India si divide in due sotto-specie: il drago di palude e il drago di montagna. Entrambe le tipologie hanno le stesse caratteristiche fisiche, cioè due zampe e due ali, il corpo gigantesco e squamoso, una coda potentissima e una gemma piantata nella fronte, ma mentre il primo è più lento e di colore nero, il secondo è più agile e socievole, con squame dorate ed una criniera color rosso fuoco.

  1. Il drago multiteste è appunto un drago con più teste attaccate allo stesso tronco. Il loro numero è variabile, ma di solito è di sette o nove. I primi nacquero dall'unione tra il multiteste Tifone e la donna-serpente Echidna. I figli dei due furono Chimera, dalla testa di leone e dal corpo di serpente, Cerbero il cane a tre teste e l'Idra di Lerna, rettile con molte teste che verrà poi ucciso da Ercole.
  1. Il Drago Rosso dell'Apocalisse dalle sette teste coronate e dalle 10 corna, cacciato dal Cielo dall'arcangelo Michele, simbolicamente rappresenta il Maligno.
  1. Il Serpente Arcobaleno, gigantesca serpe multicolore con creste lungo tutto il corpo. Già seimila anni fa gli aborigeni australiani lo dipinsero come una bestia gigantesca che, strisciando sul terreno, creò monti, valli e fiumi.

  1. I draghi marini o serpenti marini sono creature senza arti né ali che vivono in acqua. Nuotano tenendo alta la testa crestata, mentre varie spire emergono dalle onde.
  1. Il drago occidentale è forse il più noto e diffuso, con corna puntute, quattro zampe, ali membranose, aspetto da lucertola e squame e scaglie su tutto il corpo. Grazie a delle ghiandole nella mascella inferiore che secernono fosforo, ha la capacità di sputare fuoco. 

     

Licantropi



Il licantropo (dal greco λύκος lýkos, "lupo" e ἄνθρωπο ςànthropos, "uomo"), detto anche uomo-lupo o lupo mannaro (dal latino volgare lupus hominarius, cioè "lupo umano" o "lupo mangiatore di uomini" oppure dal latino lupī hominēs, è una delle creature mostruose del folklore poi divenute tipiche della letteratura dell'orrore e successivamente del cinema dell'orrore.
Secondo la leggenda, il licantropo è un essere umano condannato da una maledizione a trasformarsi in un feroce lupo ad ogni plenilunio. Nella narrativa e nella cinematografia dell'orrore sono stati aggiunti altri elementi che invece mancavano nella tradizione popolare, quali il fatto che lo si possa uccidere solo con un proiettile d'argento, oppure che il licantropo trasmetta la propria condizione ad un altro essere umano dopo averlo morso. Alcuni credevano che uccidendo il lupo prima della prima trasformazione la maledizione venisse infranta.
È importante notare che lupo mannaro e licantropo non sempre sono sinonimi: infatti nelle leggende popolari il lupo mannaro è talvolta semplicemente un grosso lupo con abitudini antropofaghe, a cui può essere associata o no una natura mostruosa.
Inoltre, nel caso del lupo mannaro come mutaforma, si può distinguere tra il lupo mannaro, che si trasforma contro la propria volontà, e il licantropo, che si può trasformare ogni volta che lo desidera e senza perdere la ragione (la componente umana).



Il mito di un essere umano che si trasforma in lupo o viceversa è antico e presente in molte culture. I miti che riguardano la figura del lupo hanno origine, con buona probabilità, nella prima età del bronzo, quando le migrazioni delle tribù nomadi indoarie le portarono in contatto con le popolazioni stanziali europee.
Il substrato di religioni e miti "lunari" e femminili degli antichi europei si innestò nel complesso delle religioni "solari" e maschili dei nuovi arrivati, dando vita ai miti delle origini, in cui spesso il lupo è protagonista. La sovrapposizione tra i culti solari della caccia e quelli lunari della fertilità si riscontra nei miti che vedono il lupo come animale propiziatore della fecondazione.
Questo intimo legame, nel bene e nel male, tra l'uomo e i canidi ha fatto sì che tra tutti i mannari proprio quelli di stirpe lupina siano tra le specie con le origini documentabili più antiche.
Le leggende riguardo agli uomini-lupo si moltiplicano in tutta Europa dall'Alto Medioevo in poi. Il corpus mitologico che ne scaturisce si manterrà sostanzialmente in costante espansione fino al XVIII secolo, con punte di massima crescita tra il XIV e il XVII secolo, in coincidenza delle più grandi caccie alle streghe dell'Inquisizione.
Dal Settecento in poi si tenderà a sconfessare apertamente la possibilità che un essere umano si muti fisicamente in un lupo, e la licantropia rimarrà contemplata solamente dalla psichiatria come affezione patologica che porta il malato già "lunatico" a credersi bestia a tutti gli effetti.
Per lo più, tutte le storie e le leggende sono concordi nell'affermare l'origine diabolica del mostro, che viene spesso associato con streghe ed eretici. A parte questo punto in comune, è impossibile tracciare una morfologia univoca del licantropo.
Normalmente lo si trova rappresentato in forma di lupo (e non una creatura ibrida tra l'uomo e la bestia, come nei film d'orrore), che può però assumere un'ampia gamma di aspetti e dimensioni, dal normale lupo, da cui si distingue solo per l'intelligenza e la ferocia, a una mostruosità grossa come una vacca e deforme, dalla forza spaventosa e dalla ferocia senza pari.
Taluni affermano anche che il licantropo è privo di coda, perché le creazioni del diavolo, per quanto ben riuscite, sono necessariamente imperfette. Altri ritengono che sia obbligatoriamente di colore nero.
Un possibile tratto distintivo sta nelle sue impronte: in alcune leggende, il lupo mannaro lascia a terra il segno di cinque unghie (i canidi normali lasciano solo quattro tacche perché il pollice si è atrofizzato e non tocca il terreno). Alcuni di questi uomini bestia conservano la possibilità di parlare e ragionare come normali esseri umani, altri la perdono completamente. 


 
Anche alla regola secondo cui non vengono mai rappresentati come ibridi ci sono delle eccezioni, sia pure rare e parziali. Infatti, a volte il lupo mannaro sembra poter procedere su due zampe, o conservare una certa prensilità degli arti anteriori, cosa che gli consente, all'occorrenza, di intrufolarsi nelle case scassinando le porte chiuse. Altro tratto distintivo è l'immenso gusto del licantropo per la carne fresca.

Molti sono i modi per diventare licantropi. L'unico che non figura nella tradizione è il morso: chi viene morso da un lupo mannaro non diventa lupo mannaro esso stesso. Il morso come veicolo dell'infezione mutaforma è una trovata narrativa relativamente moderna, dovuta, quasi certamente, a una contaminazione proveniente dalle storie sul vampirismo.
Per tutto il Medioevo invece, per trasformarsi in lupi il modo più sicuro rimane ricorrere alla magia. Ciò, ovviamente, implica che la trasformazione sia volontaria. Per compierla ci si deve spogliare della propria pelle e indossare una pelle di lupo. Se si è restii ad autoscorticarsi, può bastare indossare una cintura confezionata con la pelle di questo animale. Caratteristica fondamentale perché la pelle possa funzionare è che la testa sia sostanzialmente intatta, se possibile con ancora il cranio inserito a supporto dei denti.
La pelle, ovviamente, non può essere quella di un comune lupo, ma deve essere una sorta di veste maledetta. Questa deve essere consegnata da satana (diavolo), che volentieri la fornisce a persone esecrabili, oppure, secondo consolidata tradizione, in cambio dell'anima.
Un'alternativa all'uso della pelle è il ricorso a unguenti o filtri magici. Uno dei componenti fondamentali è quasi sempre il grasso di lupo. A volte questo viene mescolato con sostanze tossiche (come la belladonna) o dagli effetti psicotropi.
Una delle più note ricette di filtro magico prevede di mescolare cicuta, semi di papavero, oppio, zafferano, assafetida, solano, prezzemolo e giusquiamo. Parte andava spalmata sul corpo e parte bevuta.
Non è quindi improbabile che una persona, se assume un simile intruglio e sopravvive, si comporti come un animale invasato, arrivando ad essere pericoloso. Un ulteriore sistema per trasformarsi è bere "acqua licantropica", cioè raccolta nelle impronte lasciate da un uomo-lupo.



Tra le scarse difese contro questo essere forte e feroce la più efficace pare essere l'argento. Questo metallo può uccidere tutte le creature sovrannaturali (anche i vampiri, nonostante la tradizione cinematografica prediliga il paletto di frassino). Bisogna perciò trafiggere il mannaro con una lama d’argento o sparargli con una pallottola dello stesso materiale.
La credenza si deve alle proprietà di disinfettante che fin dall'epoca greca erano associate a questo metallo. Secondo alcune versioni del mito, l'arma d'argento deve anche essere benedetta, o addirittura fusa da un crocifisso d'argento.
Un'alternativa che sembra funzionare bene, almeno con quelli che usano una pelle per trasformarsi, è la distruzione della pelle stessa. Opzionalmente, dopo aver ucciso l'uomo-lupo, si può procedere al taglio della testa prima del seppellimento. Questo eviterà che il mostro, dopo morto, si tramuti in vampiro (tradizione slava).
La licantropia si fronteggia meglio sul fronte della cura e della dissuasione. Se uccidere un lupo mannaro è complicato, si può sempre riuscire a sfuggirgli o a guarirlo. Anche lo zolfo messo sulla soglia di casa costituisce un valido deterrente.
In alternativa, si può indurre il licantropo a riassumere la forma umana spillandogli tre gocce di sangue dalla fronte o facendolo ferire da un suo familiare che brandisce un forcone, oppure ancora colpendolo con una chiave priva di buchi.
Buona efficacia ha anche l'aconito (in inglese prende il nome di wolfsbane, "veleno dei lupi") che risulta particolarmente sgradito. La soluzione definitiva e radicale rimane il fuoco, da usarsi, preferibilmente, sul licantropo ancora in forma umana.

Il lupo mannaro, nella sua forma umana, sarebbe pallido e spesso affaticato (poiché la sua forza si basa sulla fase lunare, quando c'è luna piena ha bisogno di riposare poco, ma sta sveglio a correre in giro per i boschi, mentre quando la luna è assente è debole di suo), è sempre un poco peloso o, in alternativa, molto peloso, le ferite non gravi (come graffi e morsi) si rigenerano in poche ore, ama la carne cotta al sangue, ulula e ringhia quando ha un rapporto sessuale.
Il licantropo inoltre non può essere vegetariano, se tenta questa via, gli viene un sintomo molto simile all'anemia, che però sparisce in un periodo di tempo piuttosto breve se ritorna alla sua dieta onnivora.
Questi sono i segni tipici di un lupo mannaro, chiunque però potrebbe esserlo senza destare particolari sospetti. Sempre secondo queste teorie, ammettendo che il licantropo esistesse davvero, non sarebbe di natura malvagia, bensì solo molto istintivo.

Dracula e i vampiri



Il termine "vampiro" divenne popolare solo agli inizi del XVIII secolo, in seguito all'influenza delle superstizioni presenti nell'Europa dell'est e nei Balcani, dove le leggende sui vampiri erano molto diffuse.
L'esatta etimologia del termine vampiro non è chiara. Tuttavia, è ragionevole pensare che possa derivare dal serbo вампир/vampir e che sia successivamente passato al tedesco vampir, al francese vampyre, all'inglese vampire (la cui prima apparizione del termine nell'Oxford English Dictionary risale al 1734) e all'italiano vampiro.
Un'altra teoria, meno popolare, sostiene che il termine slavo derivi dal turco ubyr, che significa "strega". In russo antico, il vampiro è detto inoltre Упирь (Upir').
Il concetto di vampirismo esiste da millenni; culture come quella mesopotamica, ebraica, greca e romana concepirono demoni e spiriti che possono essere considerati precursori dei moderni vampiri. Ad ogni modo, nonostante la presenza di creature simili ai vampiri in queste antiche civiltà, il folklore sui vampiri così come lo conosciamo oggi si è originato esclusivamente nell'Europa dell'est quando i miti della tradizione orale di numerosi gruppi etnici vennero messi per iscritto e pubblicati.
Nella maggior parte dei casi, i vampiri sono creature malvagie, redivive, vittime suicide o streghe, ma possono anche essere cadaveri posseduti da spiriti malevoli o umani trasformati dopo essere stati morsi da altri vampiri.



Nonostante sia difficile dare un'unica, definitiva descrizione del vampiro folkloristico, vi sono tuttavia alcuni elementi che sono comuni a molte leggende europee. I vampiri erano generalmente descritti come gonfi, con una carnagione scura, o sanguigna; queste caratteristiche erano spesso attribuite alla nutrizione a base di sangue.
Il vampiro, nella sua tomba, tendeva a perdere sangue dalla bocca e dal naso, mentre il suo occhio sinistro rimaneva spesso aperto. Veniva seppellito rivestito con un telo di lino, e i suoi denti, capelli e unghie continuavano a crescere dopo la morte.
Oggetti apotropaici in grado di scacciare entità redivive sono molto diffusi nel folklore sui vampiri. L'aglio è un classico esempio, ma si dice che anche la rosa selvatica e il biancospino siano dannosi nei confronti dei vampiri. In Europa, inoltre, si credeva che spargere semi di senape sul tetto di una casa li avrebbe tenuti lontani.
Altri oggetti esorcizzanti potevano essere ad esempio crocifissi, rosari o acqua santa. Si dice che i vampiri non siano in grado di camminare su un terreno consacrato, come quelli di chiese e templi o attraversare acqua corrente (come quella dei fiumi).
Anche gli specchi venivano usati per allontanare i vampiri, ad esempio posizionandone uno sulla porta d'ingresso (secondo alcune culture, i vampiri non possono riflettersi e talvolta non proiettano la propria ombra, forse per via della mancanza dell'anima). Secondo altre superstizioni, non possono entrare dentro un’abitazione privata senza essere stati invitati prima dal proprietario.
Uno dei più conosciuti metodi per uccidere un vampiro è impalarlo, specialmente nella cultura slava. In Russia e negli stati Baltici si preferiva il legno di frassino, in Serbia quello di biancospino, e quello di quercia in Slesia.
Potenziali vampiri venivano spesso impalati attraverso il cuore, ad eccezione di Russia e Germania, dove venivano impalati attraverso la bocca, e della Serbia, dove venivano impalati attraverso lo stomaco. Bucare la pelle del petto era un modo per "sgonfiare" i vampiri (ritenuti più "gonfi" degli umani); i cadaveri venivano talvolta seppelliti con oggetti pungenti, di modo che se il corpo si fosse trasformato in vampiro (e quindi gonfiato), gli oggetti lo avrebbero bucato e sgonfiato.
La decapitazione era il metodo più usato in Germania e nelle aree slave dell'ovest, con la testa seppellita tra i piedi, dietro le natiche o lontano dal corpo, di modo che l'anima non si attardasse nella sua dipartita indugiando nel corpo terreno. Talvolta la testa, il corpo o i vestiti di un vampiro venivano inchiodati al terreno, per prevenire la rinascita.
I nomadi schiacciavano aghi di acciaio o di ferro nel cuore dei cadaveri e infilavano pezzi di ferro nella bocca, sugli occhi, nelle orecchie e tra le dita nel momento della sepoltura. A volte mettevano del biancospino in una calza del defunto o trafiggevano le sue gambe con un paletto di legno.



DRACULA DI BRAM STOKER

A Bram Stoker va il merito di aver inventato la figura del vampiro più famoso di tutti i tempi, seguito da una miriade di imitazioni, centinaia di libri, film e telefilm, e una nutrita schiera di fans.
La struttura del romanzo si presenta come una sorta di epistolario, ma in realtà è molto più di questo. L’intricato intreccio di diari, lettere, biglietti e telegrammi fa sì che ogni personaggio del libro contribuisca alla vicenda, delineando la narrazione a più voci che è tipica dell’età moderna.
Tramite le varie voci, comprendiamo come ciascuno dei personaggi si accosti al vampiro, da Mina a Jonathan, da Van Helsing a Lucy.
Le vicende si svolgono in determinate località e vengono narrate dai protagonisti.

LOCALITA’ PRINCIPALI IN “DRACULA”

  1. Transilvania. Viaggio verso il castello di Dracula. Il castello. Narratore: Jonathan Harker (diario).
  2. Inghilterra, Whitby. Casa di Lucy Westenra. Cimitero. Narratrici: Lucy Westenra e Mina Murray (diari e lettere).
  3. Inghilterra, Carfax. Clinica per malattie mentali del dottor Seward. Tane del vampiro. Narratori: John Seward (diario); Mina Murray (diario); Jonathan Harker (diario).
  4. Transilvania, castello di Dracula. Viaggio verso il castello di Dracula. Il castello. Narratori: Mina Murray (diario); Jonathan Harker (diario); John Seward (diario); Abraham Van Helsing (memorandum).

MAGGIORI SIMILITUDINI TRA BRAM STOKER E IL SUO ROMANZO:

  1. Abraham è il nome di battesimo dell’autore, lo stesso nome del professor Van Helsing nel romanzo.
  2. Per le sue ricerche, Stoker si affidò a un suo amico, Arminius Vambery, docente di lingue orientali all’università di Budapest. Arminius è il nome dell’amico ungherese di Van Helsing.
  3. Anche Stoker, come Jonathan Harker, supera gli esami per diventare avvocato.
  4. La casa di Lucy è a The Crescent, al n.15 era nato Stoker.
  5. La madre di Stoker, attivista sociale e femminista, potrebbe averlo influenzato, nella stesura delle lettere di Mina e Lucy.
  6. Nella tradizione irlandese il numero 50 rappresenta l’infinito; 50 sono le casse portate dal conte in Inghilterra.
  7. Nella mitologia irlandese la farfalla rappresenta la vita eterna. Secondo una famosa leggenda, una dea venne trasformata in farfalla, la sua voce divenne melodica e incantatrice, e i suoi occhi rossi e vibranti nell’oscurità (caratteristiche che hanno le “spose” di Dracula). Mosche e farfalle sono il cibo di Renfield, paziente psicotico del dottor Seward.


ALCUNI PASSI DEL ROMANZO “DRACULA” DI BRAM STOKER:

«Benvenuto nella mia casa. Entrate liberamente. E andatevene sano e salvo, lasciando qui un po’ della felicità che portate con voi!»
(Dracula a Jonathan Harker)

«Io giacevo immobile, guardando attraverso le ciglia, in un’agonia di deliziosa anticipazione. La fanciulla bionda si è fatta avanti chinandosi su di me tanto che ne sentivo il respiro sul volto. Aveva qualcosa di dolce, odore di miele, e faceva fremere come la sua voce, ma quel dolce aveva un fondo acre, la stessa ripugnanza dell’odore del sangue.»
(Jonathan davanti alle spose di Dracula)

«Perché è una parte di questa terribile storia, una parte della morte della povera Lucy, con tutto quello che l’ha provocata. Perché nella lotta che ci attende per poter liberare la terra da questo terribile mostro, tutti noi dobbiamo avere tutta la conoscenza e tutto l’aiuto che possiamo ottenere.»
(Il dottor Seward a Mina Murray)

«Stanotte provo una pace meravigliosa e una sensazione di riposo. È come se la sua presenza minacciosa fosse stata allontanata da me. Forse… Il mio pensiero non si è completato, non poteva esserlo: specchiandomi, sulla mia fronte ho scorto il marchio rosso. E ho capito di essere ancora impura.»
(Mina Murray)

«Avevo cercato in tutte le tombe dalla cappella, per quanto sapevo. E, dal momento che la notte prima eravamo stati circondati solamente da tre di questi Non-Morti, ho dedotto che non dovevano essere lì più altri Non-Morti attivi. C’era una grande tomba, più maestosa di altre. Era molto grande e di eleganti proporzioni. Su di essa c’era solo una parola: DRACULA.»
(Memorandum di Abraham Van Helsing)

"Creature della Notte" Concorso di racconti Urban Fantasy


Attenzione:

Il podio è stato pubblicato!
Scorrete in fondo al post e...
Grazie della vostra visita.



Dichiaro che l'iscrizioni è ufficialmente scaduta!

 E' arrivato il momento di conoscere i risultati del concorso e scendendo fino in fondo al post, troverete le opere pubblicate e attualmente in fase di esaminazione. Attenzione: Avremo bisogno anche del contributo di tutti voi; se avete una preferenza, o volete commentare le opere, fatelo liberamente. RICORDO che il vostro giudizio sulle opere, influirà anche il nostro giudizio, e potete farlo anche cliccando sui quadrattini "Scarso, Buono, Ottimo!". 
Ci teniamo molto al  vostro parere.

Ricordiamo inoltre che l'esito finale, e le schede di valutazione di ognuno dei giudici, verranno pubblicate giorno 15/03/2012; in quel giorno conosceremo anche il vincitore! 
Auguriamo nel frattempo a tutti i concorrenti: Buona fortuna.

Organizzato dal blog del libro “Stryx Il Marchio della Strega” di Connie Furnari.

In collaborazione con 
Muscolino Stefano (Arkavarez)
     Michael Rigamonti
 Renato Barletti
Andrea Leonelli

BENVENUTI!

La prima cosa da fare, prima di farvi leggere il regolamento, 
è quello di farvi conoscere esattamente cos'è L'Urban Fantasy.




L'Urban Fantasy è una sotto categoria del Fantasy, in cui le avventure dei protagonisti e di chi gli sta intorno si concentrano in ambientazioni prettamente urbane, moderne; a differenza del Fantasy tradizionale in cui l'ambientazione è di solito medievalegiante. Ad una ambientazione reale e contemporanea si accostano personaggi e creature puramente fantastiche, frutto dell'immaginazione. Creature della notte o magiche, con tematiche paranormali: si va dai vampiri, licantropi, muta formi ecc alle fate, fantasmi o quant'altro. In genere vi è anche una buona dose di romance e la storia d'amore prende il sopravvento (in questo caso però si parla di paranormal romance), ma non sempre accade ciò, a volte è più l'azione o l'investigazione a farne da padrone. Il genere ha preso ispirazione dal gotico tradizionale (il cui esponente più importante è sicuramente Bram Stoker con Dracula), ma a differenza di questo l'elemento horror o tetro non è cosi fondamentale, ci possono essere vampiri buoni come vampiri sanguinari e crudeli, in ogni caso esiste anche un new gothic che riprende questi temi. L'Urban Fantasy cosi come lo consideriamo oggi vede le sue origini negli anni '80 ed ultimamente si sta affermando anche in Italia. Devo ammettere che mi sono appassionata a questa categoria dopo aver letto la Meyer autrice di Twilight, questo quando ancora i film non erano stati fatti e il primo l'avevo trovato pure carino, il motivo era perché a digiuno di altre letture. Ora dopo alcuni anni mi rendo conto che non è proprio il massimo come autrice.
Grazie a lei è scoppiata "la moda dei vampiri", ma in realtà era una moda che esisteva già da molto tempo, visto che i vampiri come esseri soprannaturali sono presenti nel nostro immaginario colletivo da tantissimo tempo. La sua opera ha però rischiato di rendere il genere un pò troppo banale: per adolescenti ai primi ormoni, ma vi assicuro che ci sono altre opere di altre autrici o autori sicuramente meno famosi di lei che hanno saputo dare un apporto più significativo al genere, sia che sia indirizzato ad un pubblico di adolescenti sia che sia indirizzato ad un pubblico più adulto. Dagli anni 2000 in poi anche alcuni autori italiani si stanno interessando al genere e non vi nascondo che anche a me farebbe piacere scrivere un romanzo su questo filone, per ora solo qualche piccola bozza niente di importante. Naturalmente il genere è applicabile non solo alla letteratura, ma anche al cinema e alle serie televisive tratte dai romanzi


TEMA: Un racconto che abbia come protagonisti i personaggi delle seguenti cinque categorie:
  1. Vampiri
  2. Licantropi
  3. Maghi e Streghe
  4. Angeli  
  5. Demoni 

REGOLAMENTO:  Ogni concorrente può partecipare con un solo racconto, che riguardi una sola delle categorie. Ad esempio, se si decide di scrivere una storia sui vampiri, non potranno essere inseriti i licantropi o i maghi.
Il formato del testo dovrà essere: Times New Roman, carattere 12, e la misura massima prevista è di 10 cartelle A4. Per essere più chiari, ogni cartella è 1800 battute spazi inclusi e il limite massimo del vostro racconto è 18.000 battute. Non oltre!

INVIO: I partecipanti dovranno inviare i loro testi all’indirizzo email: stryxilmarchiodellastrega@hotmail.it specificando nell’oggetto la dicitura “1’ Concorso Urban Fantasy”. I racconti dovranno essere inviati in allegato alla e-mail esclusivamente in formato (.doc .docx .txt .odt .rtf) Nel testo della mail di accompagnamento, l’autore dovrà inserire e compliare il seguente testo, prima del titolo stesso.

Io sottoscritto [Cognome e nome del’autore] proprietario dell'opera [Nome del racconto] dichiaro che l’opera in allegato è inedita e di mia esclusiva proprietà. Autorizzo per altro gli organizzatori del concorso di "Stryx Il marchio della strega" a pubblicare l’opera a patto che la suddetta opera non venga utilizzata per scopi commerciali o lucrativi. Partecipando al progetto, cedo il diritto di pubblicazione ad uso esclusivo del concorso. Mi assumo inoltre la responsabilità civile e penale che l’opera stessa comporta secondo le leggi vigenti in Italia."
NOME_COGNOME [Obbligatorio per riconoscervi]
INDIRIZZO [Neccessaria per inviare il premio nel caso di vincita]
E-MAIL [NeccessariA per contattare l'autore nel caso di chiarimenti o communicazioni] 

Sono assolutamente vietati i plagi e le fan fiction. In caso di plagio e di altre pubblicazioni precedenti dell’opera, gli amministratori non si riterranno responsabili delle accuse di terzi.  
Nome-Cognome e le seguenti informazioni non verranno pubblicate (Legge Privacy),
potete essere pubblicati anche sotto uso di Nick-Name purché venga comunicato nell'e-mail. Ad ogni vostro dubbio, potete liberamente contattare il nostro Staff all'indirizzo e-mail: stryxilmarchiodellastrega@hotmail.it oppure scrivere nel forum dove ricevere risposta entro le 24 ore.
 
GIURIA: I racconti pervenuti saranno esaminati da una giuria mista, che sceglierà i tre racconti vincitori. I membri della giuria possono contribuire con un racconto ma che non entreranno nella classifica, e resterannoe fuori dal concorso. Ogni racconto verrà pubblicato e sottostante i quattro giudici daranno un voto da 1-10, scrivendo il loro pensiero sul giudizio. Ogni giudice avrà un diverso parametro di giudizio che non verrà confrontato, alla fine i quattro voti verranno sommati e verrà dichiarato il vincitore.

Verrà indetto anche il podio per l'occasione.

La partecipazione è gratuita e non sono previste quote d’iscrizione. 

I giudici sono quattro e sono:  

  1. Stefano Muscolino (Arkavarez) del sito http://arkavarez.blogspot.com
  2. Connie Furnari,
  3. Renato Barletti, 
  4. Michael Rigamonti del sito http://michaelrigamonti.it/

Giudice Ospite: Andrea Leonelli del sito aleonelli.blogspot.com


    PREMIO: Il libro: STRYX IL MARCHIO DELLA STREGA DI CONNIE FURNARI (COPIA AUTOGRAFATA E CON DEDICA PER IL VINCITORE).

    FINE ISCRIZIONE: 29/02/2012

    PROCLAMAZIONE DEL VINCITORE: da stabilire
    VI RICORDO INOLTRE CHE POTETE USARE IL FORUM ANCHE PER COMMENTARE, DOMANDARE, O DIALOGARE CON ALTRI UTENTI. 




    Ricordo che nel sito trovere la recensione del romanzo "Styx il marchio della strega" e il Link per acquisto, il romanzo costa solo 12 euro, la spedizione è veloce e il libro arriva direttamente a casa vostra. Contribuirete con l'acquisto anche future iniziative di questo genere, che verranno svolte unicamente per tutti coloro che amano la scrittura e sognano un giorno di diventare autori. Ogni nostra iniziativa è mirata a una conoscenza superiore del linguaggio e della narrativa, a dare una possibilità ai giovani e ai nuovi scrittori di farsi conoscere, oltre che a fare semplicemente amicizia tra di noi con suggerimenti e consigli. Il tuo contributo verrà apprezzato, inoltre nel romanzo troverete una storia davvero piacevole e divertente: è un ottimo acquisto. Ringrazio profondamente per la vostra presenza  e per la vostra partecipazione. 

    Abbiamo un vincitore!

    Per vedere il podio clicca: Qui

    1. "Adriel" di Cassidy Mccormack  
    2. "Angelo mio" di Vincenzo Porcelli  
    3. "Crystal's tears - Il segreto di Pamela" di Amarganta Blue
    4. "Chimera" di Valentina Iesari
    5. "Cuore Selvaggio" di Giovanna Micelli  
    6.  "Flore" di Monica Portiero
    7.  "Full Moon" di Emiliano Puddu
    8.  "Sfoglia di cipolla" di Mariarosaria Esposito 
    9. "Il bacio" di Ivano Di Benedetto  
    10. "Il crudele destino dell'angelo" di Camilla Demontis 
    11. "Il destino di Nephilim" di Matteo Pratticò 
    12. "Il flauto magico" di Elio Danzè 
    13. "Il puzzle della vita" di Anna Fabrello 
    14. "Il sangue nero dell’angelo" di Laura Buffa  
    15. "Incontro di Luce" di Anna Castelli 
    16. "La cura" di Prisca Turazzi 
    17. "La guerra dei Demoni" di Flavio Firmo  
    18. "La morte di Calipso" di Michael Rigamonti  
    19.  "La notte della luna cremisi" di Stefano Muscolino
    20. "L'angelo Luna" di Rosario Runza 
    21. "L'iniziazione" di Angela Visalli  
    22. "Marika, guerriera del ventunesimo secolo" di Francesca Giuliani 
    23. "Pandia" di Jenny Cardullo
    24. "Quella sera la luna era alta nel cielo" di Fabio Carollo
    25. "Rosa" di Anna Cottini 
    26. "Un collier di diamanti, un'ossessione" di Simona Pace  
    27. "Un favore da ricambiare" di Daniele Imbornone 
    28. "Valentina al tramonto" di Stefano Mangusta
    29. "Zelda, la sfida della magia" di Connie Furnari    

    martedì 3 gennaio 2012

    Angeli Caduti



    Gli angeli caduti sono quegli angeli che si ribellarono contro Dio seguendo Lucifero. La Bibbia spiega che Lucifero (il nome significa letteralmente, "portatore di luce") in origine fu creato da Dio come il più glorioso degli angeli: era un cherubino protettore, e Dio lo circondò di beni e bellezza. Lucifero però orgogliosamente aspirava a divenire simile a Dio, e per il suo orgoglio e per la corruzione del suo cuore, cadde. Egli divenne satana (termine ebraico che significa "l'avversario"). Altri nomi e titoli con cui è chiamato nella Bibbia sono: maligno, diavolo, apollion o abadon (distruttore), beelzebub (signore delle mosche), beliar (senza valore), il padre della menzogna, il gran dragone, il serpente antico, l'omicida, il tentatore, il dio di questo mondo.

    La concezione di un diavolo con le corna, proviene dalla mitologia pagana e non dalla Bibbia. Non è un insegnamento cristiano, ma una credenza popolare. Ecco cosa dice Dio nella Bibbia riguardo a Satana:
    "Così parla il Signore, l'Eterno: ... eri pieno di saviezza, di una bellezza perfetta; eri in Eden, il giardino di Dio; eri coperto d'ogni sorta di pietre preziose... tamburi e flauti erano al tuo servizio, preparati il giorno che fosti creato. Eri un cherubino dalle ali distese, un protettore. Ti avevo stabilito, tu stavi sul monte santo di Dio, camminavi in mezzo a pietre di fuoco.
    Tu fosti perfetto nelle tue vie dal giorno che fosti creato, finché non si trovò in te la perversità. Per l'abbondanza del tuo commercio, tutto in te si è riempito di violenza, e tu hai peccato; perciò io ti caccio via, come un profano, dal monte di Dio e ti farò sparire, o cherubino protettore, di mezzo alle pietre di fuoco. Il tuo cuore si è insuperbito per la tua bellezza; tu hai corrotto la tua saggezza a causa del tuo splendore; io ti getto a terra, ti dò in spettacolo ai re...
    Tutti quelli che ti conoscevano fra i popoli restano stupefatti al vederti; tu sei diventato oggetto di terrore e non esisterai mai più." (Ezec. 28:12-19)



    Riguardo alla sua caduta, in un altro brano allegorico la Bibbia dice:
    "Come mai sei caduto dal cielo, astro mattutino, figlio dell'aurora? Come mai sei atterrato, tu che calpestavi le nazioni? Tu dicevi in cuor tuo: 'Io salirò in cielo, innalzerò il mio trono al di sopra delle stelle di Dio; mi siederò sul monte dell'assemblea, nella parte estrema del settentrione; salirò sulle sommità delle nubi, sarò simile all'Altissimo'." (Isaia 14:12-14)

    Molti studiosi della Bibbia concordano sul fatto che un terzo degli angeli cadde in peccato seguendo l'inganno di Satana (divennero angeli caduti, cioè demoni), secondo la simbologia dei seguenti versi biblici:
    "Apparve ancora un altro segno nel cielo: ed ecco un gran dragone rosso, che aveva sette teste e dieci corna e sulle teste sette diademi. La sua coda trascinava la terza parte delle stelle del cielo e le scagliò sulla terra..." (Apocalisse 12:3-4)

    Avendo perduto l'originaria posizione di grande autorità e sapendo di essere irrimediabilmente sconfitto, Satana odia e si oppone a Dio. Egli cerca di ostacolare, sfigurare e distruggere le opere di Dio, ed odia vedere Dio onorato e servito. L'essere umano è il coronamento della creazione di Dio. Per questo motivo Satana ha indotto il primo uomo e la prima donna a peccare ribellandosi a Dio, e fino ad oggi continua a tenerlo schiavo del male, con l'obbiettivo di distruggerlo, rovinarlo, e impedirgli che volentieri ami e conosca Dio.

    La Sacra Scrittura ci informa però che la potenza di Satana è limitata. Satana non è onnipotente, onnisciente, o onnipresente. Egli può solo agire nei limiti consentiti da Dio.
    Satana è comunque molto potente e molto attivo. Sebbene egli non sia onnipresente, dal momento che regna su una vasta schiera di angeli caduti ha un'influenza di portata mondiale. Le Scritture ne parlano come "il principe delle potenze dell'aria" e "il dio di questo mondo", che sa apparire come "angelo di luce" per ingannare e raggirare gli uomini affinché facciano la sua volontà.

    Quando, mediante la crocifissione di Gesù, Satana e i suoi angeli pensarono di averLo sconfitto impedendo la salvezza dell'umanità, dovettero invece arrendersi all'evidenza che quella che appariva come una sconfitta, era in realtà proprio la vittoria definitiva su Satana e sulla caduta umana.
    Mediante il proprio sacrificio sulla croce, infatti, Gesù "ha cancellato il documento a noi ostile, i cui comandamenti ci condannavano, e l'ha tolto di mezzo, inchiodandolo sulla croce; ha spogliato i principati e le potenze, ne ha fatto un pubblico spettacolo, trionfando su di loro per mezzo della croce" (Colossesi 2:14-15). Satana dunque sa quale sarà il suo destino finale e non può impedirne la realizzazione.




    In futuro ci sarà il giudizio sull'umanità e anche sugli angeli caduti:
    "Allora [il Signore] dirà anche a quelli della sua sinistra: 'Andate via da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli'" (Matteo 25:41).

    "...Dio infatti non risparmiò gli angeli che avevano peccato, ma li inabissò, confinandoli in antri tenebrosi per esservi custoditi per il giudizio" (2 Pietro 2:4).

    "Egli ha pure custodito nelle tenebre e in catene eterne, per il gran giorno del giudizio, gli angeli che non conservarono la loro dignità e abbandonarono la loro dimora" (Giuda 6).

    "Il gran dragone, il serpente antico, che è chiamato diavolo e Satana, il seduttore di tutto il mondo, fu gettato giù; fu gettato sulla terra, e con lui furono gettati anche i suoi angeli" (Apocalisse 12:9).

    "Tutto il mondo giace sotto il potere del maligno" (1 Giovanni 5:19).

    "...per gli increduli, ai quali il dio di questo mondo [Satana] ha accecato le menti, affinché non risplenda loro la luce del vangelo della gloria di Cristo, che è l'immagine di Dio" (2 Corinzi 4:4).

    "...seguendo l'andazzo di questo mondo, seguendo il principe della potestà dell'aria, di quello spirito che opera al presente negli uomini ribelli; nel numero dei quali noi tutti pure, immersi nelle nostre concupiscenze carnali, siamo vissuti altra volta ubbidendo alle voglie della carne e dei pensieri, ed eravamo per natura figliuoli d'ira, come gli altri" (Efesini 2:2-3)

    Il libro dell'Apocalisse spiega che negli ultimi tempi, dopo l'apostasia della cristianità professante, e dopo la venuta dell'Anticristo e la sua sconfitta, Satana inciterà le nazioni della terra a guerreggiare contro i credenti.
    "Allora il dragone... andò a far guerra a quelli che... osservano i comandamenti di Dio e custodiscono la testimonianza di Gesù" (Apocalisse 12:17).

    "...Satana... uscirà per sedurre le nazioni che sono ai quattro angoli della terra... per radunarle alla battaglia..." (Apocalisse 20:7-8).
    Allora del fuoco cadrà dal cielo e le distruggerà; e Satana sarà precipitato nello stagno di fuoco” (Apoc. 20:7-10). “Allora avrà luogo il giudizio dei morti” (Apoc. 20:11-15; Giov. 5:22-29).

    "La morte e il soggiorno dei morti furono gettati nello stagno di fuoco. Questa è la morte seconda, cioè lo stagno di fuoco. E se qualcuno non fu trovato scritto nel libro della vita, fu gettato nello stagno di fuoco" (Apocalisse 20:15).

    Gesù disse: "In verità, in verità vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha vita eterna; e non viene in giudizio, ma è passato dalla morte alla vita" (Giovanni 5:24).

    Angeli



    La parola "angelo" (dal greco angelos) significa messaggero. Gli angeli sono esseri spirituali creati da Dio, sono asessuati e non hanno dei corpi di carne e ossa, sebbene possano apparire sotto sembianze umane (Gen. 19:1-22).
    I ruoli svolti dagli angeli sono molteplici: essi lodano Dio (Salmo 103:20), hanno fatto da messaggeri al mondo (Luca 1:11-20, 26-38; 2:9-14), vegliano sui credenti (Salmo 91:11-12), e Dio può servirsi di loro per eseguire i Suoi giudizi (Matteo 13:49-50).
    Essendo dei servitori, nella Bibbia si legge che gli angeli non vanno invocati (Colossesi 2:18) e che essi stessi hanno rifiutato ogni forma di adorazione (Apocalisse 22:8,9).

    I suffissi ricorrenti nei nomi degli angeli vengono dall’ebraico antico:
    EL (Dio)
    YAH (Signore)
    YHWH (Signore, variante di YAH)
    Queste le gerarchie angeliche, partendo dalla più importante:
    Serafini (il rango più elevato, hanno tre paia d’ali infuocate e sono quelli più vicini a Dio)
    Cherubini (posseggono il sapere supremo)
    Troni (hanno l’aureola, addetti alla contemplazione di Dio)
    Dominazioni (angeli operanti, vengono rappresentati con sfera e scettro in mano)
    Virtù (compiono miracoli e accordano grazie, guidano i movimenti dei corpi celesti)
    Potestà (combattono gli spiriti infernali, sono angeli guerrieri)
    Principati (provvedono ai popoli e alle nazioni, ispirano le menti dei potenti)
    Arcangeli (si occupano delle grandi questioni, sono i messaggeri celesti)
    Angeli (custodi degli uomini)



    Ogni angelo corrisponde a un determinato periodo di tempo. Tramite questo elenco è possibile scoprire quale angelo ha presieduto la nostra nascita, e quindi chi invocare nel momento del bisogno.

    1. Dehyiah (Dio Elevato, 20/24 Marzo)
    2. Jeliel (Dio Caritatevole, 25/29 Marzo)
    3. Sitael (Dio di Speranza, 30 Marzo/3 Aprile)
    4. Elemiah (Dio Nascosto, 4/8 Aprile)
    5. Mahasiah (Dio Salvatore, 9/13 Aprile)
    6. Lelahel (Dio Lodevole, 14/18 Aprile)
    7. Achaiah (Dio Buono e Paziente, 19/23 Aprile)
    8. Cahetel (Dio Adorabile, 24/28 Aprile)
    9. Haziel (Dio di Misericordia, 29 Aprile/3 Maggio)
    10. Aladiah (Dio Propizio, 4/8 Maggio)
    11. Lauviah (Dio Lodato, 9/13 Maggio)
    12. Hahaiah (Dio Rifugio, 14/18 Maggio)
    13. Iazael (Dio Glorificato, 19/23 Maggio)
    14. Mebahel (Dio Conservatore, 24/28 Maggio)
    15. Hariel (Dio Creatore, 29 Maggio/2 Giugno)
    16. Hakamiah (Dio dell’Universo, 3/7 Giugno)
    17. Lauviah (Dio Ammirevole, 8/12 Giugno)
    18. Caliel (Dio che Esaudisce, 13/17 Giugno)
    19. Leuviah (Dio Clemente, 18/22 Giugno)
    20. Pahaliah (Dio Redentore, 23/27 Giugno)
    21. Nelkhael (Dio Unico, 28 Giugno/2 Luglio)
    22. Yeiahel (la Mano di Dio, 3/7 Luglio)
    23. Melahel (Dio Liberatore, 8/12 Luglio)
    24. Hayuiah (Dio Buono, 13/17 Luglio)
    25. Nith Haiah (Dio di Saggezza, 18/22 Luglio)
    26. Ahayah (Dio Nascosto, 23/27 Luglio)
    27. Yerathel (Dio Protettore, 28 Luglio/1 Agosto)
    28. Seheiah (Dio che Guarisce, 2/6 Agosto)
    29. Revel (Dio Soccorritore, 7/11 Agosto)
    30. Omael (Dio Paziente, 12/16 Agosto)
    31. Yecabel (Dio Ispiratore, 17/21 Agosto)
    32. Vasariah (Dio Giusto, 22/26 Agosto)
    33. Yehuiah (Dio di Conoscenza, 27/31 Agosto)
    34. Lehahiah (Dio Clemente, 1/5 Settembre)
    35. Chavakhiah (Dio di Gioia, 6/12 Settembre)
    36. Menadel (Dio Adorabile, 13/15 Settembre)
    37. Aniel (Dio di Virtù, 16/20 Settembre)
    38. Haamiah (Dio di Speranza, 21/25 Settembre)
    39. Rehael (Dio che Perdona, 26/30 Settembre)
    40. Yeiazel (Dio di Allegria, 1/5 Ottobre)
    41. Hahael (Dio Trino, 6/10 Ottobre)
    42. Mikael (Dio di Virtù, 11/15 Ottobre)
    43. Yoliah (Dio Dominatore, 16/20 Ottobre)
    44. Yelahiah (Dio Eterno, 21/25 Ottobre)
    45. Sehaliah (Dio Animatore, 26/30 Ottobre)
    46. Ariel (Dio Rivelatore, 31 Ottobre/4 Novembre)
    47. Asaliah (Dio di Verità, 5/9 Novembre)
    48. Mihael (Dio Padre Caritatevole, 10/14 Novembre)
    49. Jehuel (Dio Grande, 15/19 Novembre)
    50. Daniel (Dio di Segni, 20/24 Novembre)
    51. Hahasiah (Dio Nascosto, 25/29 Novembre)
    52. Imamiah (Dio Elevato, 30 Novembre/4 Dicembre)
    53. Nanael (Dio di Conoscenza, 5/9 Dicembre)
    54. Nithael (Dio dei Cieli, 10/14 Dicembre)
    55. Mebahiah (Dio Eterno, 15/19 Dicembre)
    56. Poyel (Dio dell’Universo, 20/24 Dicembre)
    57. Nemamiah (Dio Lodevole, 25/29 Dicembre)
    58. Yeiaiel (Dio che Esaudisce, 30 Dicembre/3 Gennaio)
    59. Harael (Dio Conoscitore, 4/8 Gennaio)
    60. Lizarael (Dio Soccorritore, 9/13 Gennaio)
    61. Umabel (Dio Immenso, 14/18 Gennaio)
    62. Iah hel (Dio Supremo, 19/23 Gennaio)
    63. Amauel (Dio di Bontà, 24/28 Gennaio)
    64. Mehiel (Dio Vivificatore, 29 Gennaio/ 2 Febbraio)
    65. Samabiah (Dio di Saggezza, 3/7 Febbraio)
    66. Manakel (Dio Protettore, 8/12 Febbraio)
    67. Eyahel (Dio di Delizie, 13/17 Febbraio)
    68. Habuhiah (Dio Liberatore, 18/22 Febbraio)
    69. Rochel (Dio Onnipotente, 23/27 Febbraio)
    70. Jamabiah (Dio Creatore, 28 Febbraio/ 4 Marzo)
    71. Haiaiel (Dio dell’Universo, 5/9 Marzo)
    72. Mumiah (Dio Fine di Ogni Cosa) 10/20 Marzo

    Questi sono gli angeli di cui si hanno più notizie.

    Michele (MICHAEL)
    Il suo nome significa Il Pari a Dio, è l’arcangelo che con la sua spada infuocata scacciò Lucifero dal Cielo. È un guerriero, difensore delle giuste cause, è il comandante delle dodici legioni celesti e ha il governo di tutte le battaglie.

    Gabriele (GABRIEL)
    Il suo nome significa La Forza di Dio, è l’arcangelo più famoso perché legato all’Annunciazione. Governa la nascita del corpo alla vita, l’incarnazione dello spirito. Secondo un’antica leggenda, durante i nove mesi di gestazione, Gabriele istruisce l’anima del nascituro in Paradiso, preparandola al proprio destino. Pare che tutti quindi lo abbiamo conosciuto, anche se ne abbiamo smarrito la memoria.
    Raffaele (RAPHAEL)
    Il suo nome significa La Virtù di Dio. È l’arcangelo salvatore, mandato da Dio a prendersi cura dei nostri bisogni, ha caratteristiche di guaritore.

    Uriele (URIEL)
    Il suo nome significa La Luce di Dio, è l’arcangelo in grado di dominare il fuoco infernale e la sua funzione è quella di guidare gli astri.

    Nell’astrologia esoterica, sono questi gli angeli dello zodiaco:
    1. Malchidael (ARIETE): Governa Marzo, Martedì, Rosso, Capra e Gallo, Mirra, Ametista, Salvia, Olivo, Felce, Primula, Garofano, la vista e la cecità.
    2. Asmodel (TORO): Governa: Aprile, Venerdì, Verde, Stambecco e Colomba, Agata, Corallo bianco, Verbena, Mirto, Giglio, Lilla, Margherita, udito e sordità.
    3. Ambriel (GEMELLI) Governa: Maggio, Mercoledì, Grigio, Toro e Gallo, Topazio, Lauro, Caprifoglio, l’olfatto e le essenze.
    4. Muriel (CANCRO): Governa Giugno, Lunedì, Azzurro, Cane e Cicogna nera, Canfora, Smeraldo, Ocra, Mughetto, la parola e il mutismo.
    5. Verchiel (LEONE): Governa Luglio, Domenica, Giallo, Cervo e Aquila, Incenso, Rubino, Quercia, Lavanda, Anice, Camomilla, Rosa Canina, Papavero, Vischio, Menta, deglutizione e fame.
    6. Hamabiel (VERGINE): Governa Agosto, Mercoledì, Grigio, Passero, Sandalo, Smeraldo, Melo, Valeriana, Gelsomino, invidia, castità e castrazione.
    7. Zuruiel (BILANCIA): Governa Settembre, Venerdì, Verde, Asino e Oca, Diamante, Quarzo bianco, Giglio, Fragola, Limone, attività e impotenza.
    8. Zetachiel (SCORPIONE): Governa Ottobre, Martedì, Rosso, Lupo e Picchio, Topazio, Melo, Biancospino, Prugna, Rovo, deambulazione e zoppicamento.
    9. Adnachiel (SAGITTARIO): Governa Novembre, Giovedì, Turchino, Leone e Airone, Noce moscata, Pino, Aloe, ira e trasporti di fegato.
    10. Hamael (CAPRICORNO): Governa Dicembre, Sabato, nero, Onice, Papavero nero, ilarità e trasporti di milza.
    11. Garrubiel (ACQUARIO): Governa Gennaio, Sabato, Nero, Pecora e Pavone, Zaffiro, Perla nera, Incenso, Mirto, Rosmarino, pensiero e trasporti del cuore.
    12. Barchiel (PESCI): Governa Febbraio, Giovedì, Turchino, Cavallo e Cigno, Corallo, Granoturco, Trifoglio, Erbe marine, sonno e languore.


    Angeli citati nella Bibbia:

    La Cacciata dal Paradiso Terrestre:
    (Genesi 3:22) Poi il Signore Dio «Ecco, l'uomo è diventato come uno di noi, quanto alla conoscenza del bene e del male. Guardiamo che egli non stenda la mano e prenda anche del frutto dell'albero della vita, ne mangi e viva per sempre».

    Un angelo soccorre Agar, la schiava sposa di Abramo, nel deserto:
    (Genesi 16:7) L'angelo del Signore la trovò presso una sorgente d'acqua, nel deserto, presso la sorgente che è sulla via di Sur, e le disse: «Agar, serva di Sarai, da dove vieni e dove vai?» Lei rispose: «Fuggo dalla presenza di Sarai mia padrona».
    L'angelo del Signore le disse: «Torna dalla tua padrona e umiliati sotto la sua mano».
    L'angelo del Signore soggiunse: «Io moltiplicherò grandemente la tua discendenza e non la si potrà contare, tanto sarà numerosa».
    L'angelo del Signore le disse ancora: «Ecco, tu sei incinta e partorirai un figlio a cui metterai il nome di Ismaele, perché il Signore ti ha udita nella tua afflizione; egli sarà tra gli uomini come un asino selvatico; la sua mano sarà contro tutti, e la mano di tutti contro di lui; e abiterà di fronte a tutti i suoi fratelli».
    Allora Agar diede al Signore, che le aveva parlato, il nome di Atta-El-Roi, perché disse: «Ho io, proprio qui, veduto andarsene colui che mi ha vista?»
    Perciò quel pozzo fu chiamato il pozzo di Lacai-Roi. Ecco, esso è tra Cades e Bered.

    Il sacrificio di Isacco:
    (Genesi 22:9) Giunsero al luogo che Dio gli aveva detto. Abramo costruì l'altare e vi accomodò la legna; legò Isacco suo figlio e lo mise sull'altare, sopra la legna. Abramo stese la mano e prese il coltello per scannare suo figlio.
    Ma l'angelo del Signore lo chiamò dal Cielo e disse «Abramo, Abramo!». Egli rispose «Eccomi.».
    E l'angelo «Non stendere la mano contro il ragazzo e non fargli male! Ora so che tu temi Dio, poiché non mi hai rifiutato tuo figlio, l'unico tuo.».
    Abramo alzò gli occhi, guardò, ed ecco dietro a sé un montone, impigliato per le corna in un cespuglio. Abramo andò, prese il montone e l'offerse in olocausto invece di suo figlio.
    Abramo chiamò quel luogo "Iavè-Irè". Per questo si dice oggi "Al monte del Signore sarà provveduto.".
    L'angelo del Signore chiamò dal Cielo Abramo una seconda volta, e disse «Io giuro per me stesso, dice il Signore, che, siccome tu hai fatto questo e non mi hai rifiutato tuo figlio, l'unico tuo, io ti colmerò di benedizioni e moltiplicherò la tua discendenza come le stelle del cielo e come la sabbia che è sul lido del mare; e la tua discendenza s'impadronirà delle città dei suoi nemici. Tutte le nazioni della Terra saranno benedette nella tua discendenza, perché tu hai ubbidito alla mia voce».

    Giacobbe vede la scala che porta al Cielo, percorsa dagli angeli:
    (Genesi 28:10) Giacobbe partì da Beer-Sceba e andò verso Caran.
    Giunse ad un certo luogo e vi passò la notte, perché il sole era già tramontato. Prese una delle pietre del luogo, se la mise per capezzale e lì si coricò.
    Fece un sogno: una scala poggiava sulla terra, mentre la sua cima toccava il cielo; e gli angeli di Dio salivano e scendevano per la scala.
    Il Signore stava al di sopra di essa e gli disse «Io sono il Signore, il Dio d'Abramo tuo padre e il Dio d'Isacco. La terra sulla quale tu stai coricato, io la darò a te e alla tua discendenza. La tua discendenza sarà come la polvere della terra e tu ti estenderai a occidente e a oriente, a settentrione e a meridione, e tutte le famiglie della terra saranno benedette in te e nella tua discendenza. Io sono con te, e ti proteggerò dovunque tu andrai e ti ricondurrò in questo paese, perché io non ti abbandonerò prima di aver fatto quello che ti ho detto.».