sabato 17 marzo 2012

Podio


Molto bene signori!
Prima di procedere volevo farvi leggere questo documento, vi mostrerà i parametri con cui abbiamo giudicato i vostri racconti . Il seguente testo è di Michael Rigamonti, io credo che chi di voi lo leggerà, ne trarrà qualcosa di utile!

"The importance of being Ernest (and be critical)"
 
No, non è il titolo di una commedia teatrale di Oscar Wilde e nemmeno una sua rivisitazione. Già, perché con queste poche righe voglio chiarire due principi fondamentali che stanno alla base di quello che dico, faccio e scrivo: l'importanza di essere Serio e l'importanza di essere Critico. "The importance of being Ernest (and be critical)" appunto, richiamando forse sì in modo eccessivo l'opera di Wilde.
Ma cosa significa tradotto in soldoni, cosa vuol dire essere critici e seri?

Anzitutto mettiamoci bene in testa che esiste un solo giudice finale della scrittura ed è la scrittura stessa. Con questo vi starete chiedendo dove voglio arrivare. Ebbene per fare il duro mestiere dello scrittore non basta avere buone idee, cercare qualche sinonimo sul vocabolario, conoscere tre o quattro regolette di grammatica o saper mettere in piedi un dialogo. C'è ben altro dietro la scrittura, dietro l'essere uno scrittore. C'è il "non accontentarsi della prima parola, ma cominciare a studiare tutte le varie sfumature per vedere esattamente quello che volevi raccontare", come dice Carlo Lucarelli. C'è il progetto prima della penna, il lasciar riposare l'idea, studiarla, capirne le diramazioni, i segreti, comprenderne le potenzialità come ci insegna Giulio Mozzi. "Se un libro che leggiamo non ci sveglia con un pugno sul cranio, a che serve leggerlo?" ci ammoniva Franz Kafka "Un libro dev'essere la scure per il mare gelato dentro di noi".

E allora cosa serve per essere uno scrittore?

Semplice, servono solo tre componenti: Umiltà, Esercizio e Volontà. Umiltà perché nessuno, nemmeno lo scrittore più bravo che abbia mai calcato la superficie terrestre è esente da errori e saperlo porta alla curiosità, alla scoperta di sempre nuove regole, alla formulazione di regole proprie, allo studio delle materie di ciò che si scrive. In una parola alla ricerca della perfezione. Questo introduce gli altri due concetti perché non c'è ricerca se non c'è la voglia di applicarsi, la Volontà di migliorarsi e andare oltre. Dall'altra parte non ci può essere miglioramento se non ci si esercita a sufficienza: non si può scolpire una statua col solo pensiero; servono martello, scalpello, impegno e fatica.

Ecco che si giunge quindi al vero significato di una critica esaustiva, che vada al di là del semplice bello/brutto, del frivolo mi è piaciuto/non mi è piaciuto. La critica, e l'autocritica altrettanto, sono due degli strumenti più utili per uno scrittore. Chi vuole imbarcarsi nella grande impresa della scrittura deve saperlo, accettarlo e anzi ricercare questi potenti strumenti di lavoro.

Molti pensano che la scrittura creativa sia uguale alla semplice scrittura ma esistono una serie di regole e parametri, schemi e settori da studiare che la rendono una cosa totalmente a sé. Oltre la semplice grammatica e sintassi c'è la semantica, lo studio delle parole, del loro significato, la ricerca della parola "giusta". Poi c'è lo studio delle trame, le tipologie, gli inizi, gli incipit e la loro essenziale importanza, gli sviluppi, i finali. C'è lo studio dei personaggi, il loro charactering, l'analisi dei dialoghi, lo studio delle metodologie di descrizione, l'indagine delle tecniche narrative, dei punti di vista, l'approfondimento sugli stili, l'approfondimento sulla credibilità degli elementi ecc. C'è un intero mondo da scoprire sulla scrittura artistica. E la critica, quella vera, considera ogni aspetto di questo sconfinato universo.

Per questo i veri critici vengono visti (e io con loro) come i poliziotti cattivi. Devo dire molte volte fa male ricevere una critica: si è feriti nell'orgoglio, si rischia di perdere la stima di sé stessi, di non credere più in quello che si fa, si perdono di vista le proprie potenzialità. Dietro tutto questo, oltre il muro di nebbia sollevato dalla critica, c'è il vero cammino dello scrittore. Una volta superato quel gradino l'esponenzialità con cui si cresce in teoria ed esperienza è limitata alla sola vastità dello spazio e del tempo. Ecco perché preferisco ricevere e fare una critica vera, dura come può sembrare dura, ma fatta con uno scopo ben preciso. Perché chi saprà svoltare dietro l'angolo delle difficoltà farà sicuramente grandi cose. Quindi non odiatemi, oppure fatelo se vi serve per stare meglio. Quando avrete finito forse, sarete pronti ad accettare il miglioramento.

Michael D. Acciaio


  Bene! Siamo giunti nel fatidico momento di questo evento, in cui tutti quanti dobbiamo dare un profondo ringraziamento a
 Connie Furnari, che insieme a tutti noi ha realizzato questo progetto.

  Un ringraziamento va anche ad Renato Barletti, Michael Rigamonti e Andrea Leonelli che, come me, hanno fatto i giudici di gara. Ricordo che il vincitore riceverà a casa sua una copia autografata di "Stryx il marchio della strega" come primo premio.

 Tutti coloro che hanno gradito quest'iniziativa, che si sono divertiti e magari hanno potuto trarne qualcosa; 
propongo l'acquisto di Stryx il marchio della strega. Il libro è molto bello e costa solo 12 euro. Inoltre darete un contributo al futuro di una giovane scrittrice.

Grazie per essere passati di qua.

   Per chi mi vuole contattare per iniziative, 
mi trova cliccando: Qui

  Arkavarez..


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Clicca Qui

(Ricordo anche che le schede di valutazione e i nostri pareri sono pubblicati dentro i racconti)

  1. VOTO 8.3 Prisca Turazzi (Vincitrice!)
  2. VOTO 7.6 Laura Buffa
  3. VOTO 7.6 Flavio Firmo
  4. VOTO 7.5 Valentina Iesari
  5. VOTO 7.5 Amarganta Blue
  6. VOTO 7.4 Anna Castelli
  7. VOTO 7.4 Camilla Demontis
  8. VOTO 7.4 Matteo Praticò
  9. VOTO 7.3 Anna Fabbrello
  10. VOTO 7.3 Angela Visalli
  11. VOTO 7.2 E. Puddu
  12. VOTO 7.2 Vincenzo Porcelli
  13. VOTO 7.1 Stefano Mangusta
  14. VOTO 7.1 Cassidy McCormack
  15. VOTO 6.9 Francesca Giuliani
  16. VOTO 6.9 Jenny Cardullo
  17. VOTO 6.6 Monica Portiero
  18. VOTO 6.6 Anna Cottini
  19. VOTO 6.5 Mariarosaria Esposito
  20. VOTO 6.4 Ivano Di Benedetto
  21. VOTO 6.4 Simona Pace
  22. VOTO 6.2 Rosario Runza
  23. VOTO 6.1 Fabio Carollo
  24. VOTO 5.9 Giovanna Micelli
  25. VOTO 5.7 Daniele Imbornone
  26. VOTO 4.6 Elio Danzè

    venerdì 16 marzo 2012

    Un collier di diamanti, un'ossessione di Simona Pace


    Stefano Muscolino (Arkavarez)

    NOME: Simona
    COGNOME: Pace
    TITOLO RACCONTO: Un collier di diamanti, un'ossessione
    CATEGORIA: Vampiri

    TRAMA: 7 ( La storia c'è )

    SINTASSI E GRAMMATICA: 8 (Sembra buona)

    ORIGINALITA’: 5 ( Il vampiro, oltre ad essere descritto in maniera classica, ad eccezione che
    la luce del sole non lo influenza, appare come un ricco ed aristocratico essere umano
      per tutto il racconto. Afferma di essere secolare, ma non ha
    assolutamente niente di soprannaturale. Manca il "Fantasy")

    COERENZA: 7 ( Il filo logico c'è)

    EMOZIONE: 8 (Ti rapisce e ti immerge completamente nella lettura)

    Totale: 35

    Un racconto davvero piacevole ed intrigante, mi è piaciuto molto. La trama è elaborata secondo un preciso ordine cronologico e logico. I dialoghi sono molto coinvolgenti, solo a volte tendono ad essere dispersivi, ma comunque è molto piacevole a leggersi.
    L'unica cosa che non mi è piaciuta è l'ennesimo finale, che finisce in pieno svolgimento del racconto e un vampiro che non appare essere un vampiro. Afferma di essere secolare, ma non ha nulla di soprannaturale, il testo è un pò privo di elementi "Fantasy" che invece sono caratteristici del genere. Per il resto è una bellissima storia, e ti viene voglia conoscere il seguito.

    La mia opinione: un pò più di "Fantasy" e per il resto è va bene.

    Renato Barletti

      • TITOLO RACCONTO: Un collier di diamanti

        TRAMA: 8
        SINTASSI E GRAMMATICA:6
        ORIGINALITA’: 10
        COERENZA: 8
        EMOZIONE: 8

        Totale punteggio: 40

        Commento: molto interessante l’originale impostazione grafica con forme sperimentali. Un bel racconto, costruito creando curiosità sino all’epilogo che lascia “presumere” l’ulteriore sviluppo della vicenda e svolto con evidente abilità narrativa. Un piccolo neo: l’eccessivo utilizzo di punteggiatura (soprattutto virgole) a volte inesatto.
          
        Michael Rigamonti
        NOME: Simona
        COGNOME: Pace
        TITOLO RACCONTO: Un collier di diamanti, un'ossessione
        CATEGORIA: Vampiri

        TRAMA: 3
        SINTASSI E GRAMMATICA: 2
        ORIGINALITA’: 1
        COERENZA: 4
        EMOZIONE: 2

        Totale punteggio: 12

        Commento finale che è un piccolo riassunto (6-10 righe) su tre livelli: "linguistico", "narrativo" e "creativo".
        Posso passare sopra a tutto. Sorvolare sul numero di battute sforate, sul fatto che del vampiro non ci sia la minima traccia narrata all'interno del racconto, sul fatto che anche se ci fosse un vampiro tecnicamente sarebbe un paranormal romance e non un urban fantasy, sul fatto che la trama sia una cosa banale vista e rivista più volte, sul fatto che non ci sia la voglia di documentarsi su come realmente si esegua un baciamano (anche se viene sempre messo in scena in modo sbagliato in qualunque cosa si veda/legga), sul fatto che si possono fare una miriade di errori ortografici, sintattici, semantici, di scelta delle parole, di concordanza tra i verbi, di concordanza tra tempi verbali (si ondeggia ogni frase dal presente al passato), su gli accenti sbagliati, sugli apostrofi sbagliati, di incisi e costruzioni del periodo sbagliate, di descrizioni completamente superflue allo svolgimento della trama e tutta una serie di bla bla bla in cui non mi dilungo. Però almeno la storia deve esserci. La trama non fa mai capolino: si comincia in un punto definito, tecnicamente anche buono, e si finisce in... non so, nemmeno io l'ho capito. Eppure era partito così bene che avevo pensato: "Toh, una che sa scrivere". Tecnica a parte, che si può imparare senza problemi, servirebbe anzitutto imparare a razionare meglio i tempi: progettare e scrivere necessitano degli stessi spazi. Ed evitare le storie già viste e lette mille altre volte.

        Andrea Leonelli

        NOME: Simona
        COGNOME: Pace
        TITOLO RACCONTO: Un collier di diamanti, un'ossessione
        CATEGORIA: Vampiri
        TRAMA: 8
        SINTASSI E GRAMMATICA: 8
        ORIGINALITA’: 6
        COERENZA: 7
        EMOZIONE: 7
        Totale punteggio: 36/50

        Commento finale

        Livello linguistico (aspetto lessicale e grammaticale):
        pur non avendo per niente apprezzato la scrittura tutta in maiuscolo e in varie dimensioni non è scritto male
        Livello narrativo (capacità e stile): buona capacità narrativa anche se il lettore rimane “distaccato” dalla narrazione
        Livello creativo (trama e contenuto): discreto racconto ma l’idea dell’ossessione è già stata usata anche troppo spesso.

        Connie Furnari

        NOME: Simona
        COGNOME: Pace
        TITOLO RACCONTO: Un collier di diamanti, un’ossessione
        CATEGORIA: Vampiri
        TRAMA: 8
        SINTASSI E GRAMMATICA: 5
        ORIGINALITA’: 6
        COERENZA: 9
        EMOZIONE: 9
        Totale punteggio: 37/50

        Commento finale

        Livello linguistico (aspetto lessicale e grammaticale): La grammatica è da sistemare, in alcune frasi ho notato verbi al presente e poi verbi al passato remoto.
        Livello narrativo (capacità e stile): Alcuni dialoghi sono superflui e appesantiscono la scena, potrebbero essere sostituiti da brevi parti descrittive.
        Livello creativo (trama e contenuto): Il tema del vampiro che ritrova l’amata reincarnata è già stato troppe volte abusato purtroppo, forse per la quantità di libri che circolano sui vampiri… Proporrei di cambiare alcune caratteristiche della vicenda che rendono la storia già prevedibile.

    scheda di valutazione L'angelo Luna di Rosario Runza



    Stefano Muscolino (Arkavarez)

    NOME: Rosario
    COGNOME: Runza
    TITOLO RACCONTO: L'angelo Luna
    CATEGORIA: Angeli

    TRAMA: 5 ( La storia è confusa. L'introduzione, non ha senso con lo svolgimento, dovrebbe
    anticipare l'esistenza di "Luna" ma non capisco il nesso con l'avvenimento
    successivo)

    SINTASSI E GRAMMATICA: 5 (Gravi errori di punteggiatura, sopratutto nella prima parte)
    ORIGINALITA’: 7 (L'idea sembra molto interessante, ma tutta la storia andrebbe sviluppata
    meglio )

    COERENZA: 4 ( La storia non ha alcun senso logico, non è assolutamente credibile)
    EMOZIONE: 6 ( La storia appare intrigante, ma ti lascia confuso su molte cose
    che andrebbero sviluppate meglio)

    Totale punteggio: 27

    L'unica cosa che posso dire, è la trama è molto confusa, peggiorata anche da elevato numero di incoerenze. Appare poco più di una "bozza" di racconto, che richiede uno sviluppo ordinato e preciso, la storia sembra interessante ma lascia dietro di sè molti controsensi.

    A livello grammaticale la prima frase è di 7 righe, 18 virgole, un due punti prima di concludersi. Nessuno al mondo sarebbe capace di leggerla a voce alta. La punteggiatura serve per stabilire un tempo alla lettura. Sopratutto leggendo a voce alta, le pause servono ad una persona per riprendere fiato .

    A livello di coerenza, ci sono molte cose che mi lasciano perplesso: la professoressa trova un libro scritto da una persona prima di morire, che insieme a dei compagni, facevano una festa con falò nelle segrete di una chiesa? (come si può fare un falò in un sotterraneo? o forse i corpi sono stati portati li solo in seguito?) Un uomo che non si accorgeva del fatto che i suoi compagni erano morti o svenuti, passava il suo tempo a scrivere un libro? Scriveva anche mentre guardava una donna bellissima che si stava avvicinando per, probabilmente, ucciderlo subito dopo? (Mi sembra molto improbabile, ma il racconto afferma proprio questo). Capisco che la professoressa dice che non crede alla storia che effettivamente è un pò assurda, ed ovviamente serviva per introdurre l'angelo "Luna"; ora quello che non capisco è la relazione di questo racconto con il resto della storia: forse per indicare che l'angelo era una specie di antico assasino di uomini? 

    Un simile ruolo era adatto invece a un demone o un angelo nero, sarebbe utile spiegarlo meglio questo pezzo perchè non si capisce. Lei nel racconto non sembra affatto pericolosa, a me personalmente sembra un angelo estremamente volubile e condizionabile da gli avvenimenti. La parte introduttiva e lo svolgimento, sembrano quasi i pezzi due storie diverse, è privo di un nesso logico.

    La mia opinione: ricerca ciò che vuoi narrare, ma non ti dilungare allontanandoti dal tuo spunto iniziale. Siamo tutti d'accordo che l'urban fantasy è una finzione, ma se la persona non ci crede o non capisce una storia, difficilmente la ascolta.

    Renato Barletti

      • TITOLO RACCONTO: L’angelo luna

        TRAMA: 6
        SINTASSI E GRAMMATICA: 4
        ORIGINALITA’: 7
        COERENZA: 7
        EMOZIONE: 6

        Totale punteggio: 30

        Commento: un essere angelico si innamora di un umano, un colpo di fulmine che porta alla rinuncia dell’immortalità per divenire a sua volta umano e vivere il proprio amore. A un’idea originale ed una buona costruzione del racconto fa da contraltare una scrittura “pesante” (forse per l’abbondante punteggiatura ed il lungo periodare) con qualche errore.


        Michael Rigamonti

        NOME: Rosario
        COGNOME: Runza
        TITOLO RACCONTO: L'angelo Luna
        CATEGORIA: Angeli

        TRAMA: 5
        SINTASSI E GRAMMATICA: 4
        ORIGINALITA’: 7
        COERENZA: 2
        EMOZIONE: 2

        Totale punteggio: 20

        Commento finale che è un piccolo riassunto (6-10 righe) su tre livelli: "linguistico", "narrativo" e "creativo".
        L'inizio del racconto è un treno, i punti non esistono. Fortunatamente proseguendo il testo migliora anche se rimangono a volte ancora problemi di questo tipo. Tanti errori di incoerenza e di termini utilizzati tanto da sembrare un testo poco revisionato. La professoressa cambia addirittura nome e cognome nel giro dei primi due paragrafi passando da Barbara Leonardi ad una fantomatica Donatella Cognome. La punteggiatura lascia a desiderare. Alcuni paragoni sono poco calzanti "come delle molecole impazzite" le molecole solitamente non sono impazzite anzi, visti i legami molecolari il contrario. La trama è tremendamente debole e oltretutto la storia non regge un attimo in quanto a credibilità. Riporto solo alcuni esempi ma il testo ne è traboccante: non si capisce perché la professoressa di matematica, oltre ad essere una tremenda ficcanaso, debba fare la parte dell'eroina all'Indiana Jones senza apparente motivo se non la forzatura del deus ex machinae. I personaggi poi all'interno della narrazione riportata dalla narrazione secondaria non parlano neanche. Difatti: "«Cosa diceva il prete?» Chiese un ragazzo con aria allegra." Già, ce lo stavamo chiedendo tutti. Purtroppo la risposta è «Recitava il suo Rosario» è ovvio, come non poteva essere? Una sconosciuta mai vista entra in chiesa dopo che si è aperta una voragine nella sacrestia e il prete non fa domande/obbiezioni/non dice nulla. Altro esempio della poca solidità: la luna si sgretola e neanche 30 secondi dopo i Tg ne parlano già. I dialog tag sono mal utilizzati perché le citazioni sono riportate con lo stesso tag del discorso diretto. La grammatica tutto sommato, se si escludesse l'uso del punto inesistente, sarebbe anche buona e l'idea della trama potrebbe essere interessante, ma purtroppo viene mal gestita e per nulla supportata da un progetto.

        Andrea Leonelli

        NOME: Rosario
        COGNOME: Runza
        TITOLO RACCONTO:L'angelo Luna
        CATEGORIA: Angeli
        TRAMA: 7
        SINTASSI E GRAMMATICA: 7
        ORIGINALITA’: 7
        COERENZA: 6
        EMOZIONE: 8
        Totale punteggio: 35/50

        Commento finale

        Livello linguistico (aspetto lessicale e grammaticale): Livello narrativo (capacità e stile):
        Livello creativo (trama e contenuto): 

        Connie Furnari

        NOME: Rosario
        COGNOME: Runza
        TITOLO RACCONTO: L’angelo Luna
        CATEGORIA: Angeli
        TRAMA: 8
        SINTASSI E GRAMMATICA: 8
        ORIGINALITA’: 10
        COERENZA: 9
        EMOZIONE: 9
        Totale punteggio: 44/50

        Commento finale

        Livello linguistico (aspetto lessicale e grammaticale): la grammatica è da sistemare, così come alcuni errori sintattici di distrazione.
        Livello narrativo (capacità e stile): La narrazione è fresca, molto leggera e disimpegnata, mi è piaciuta.
        Livello creativo (trama e contenuto): Gli angeli a Catania non si erano ancora visti, solo per questo premio l’originalità.


         

    scheda di valutazione Sfoglia di cipolla di Mariarosaria Esposito




    Stefano Muscolino (Arkavarez)

    NOME: Mariarosaria
    COGNOME: Esposito
    TITOLO RACCONTO:Sfoglia di cipolla
    CATEGORIA: Angeli

    TRAMA: 7 ( La storia c'è)

    SINTASSI E GRAMMATICA: 5 (La grammatica di per sè è accettabile, ma la punteggiatura è
    usata male, ci sono frasi allungate con troppe virgole, illegibili a voce alta)

    ORIGINALITA’: 5 ( Estremamente classica e canonica la figura dell'angelo che viene ripreso
                                    dalla bibbia)

    COERENZA: 8 ( L'espressione pura dell'avidità e la sua perfetta interpretazione secondo la
    bibbia. Basandosi sulla sua morale ci fa capire che chi troppo vuole, nulla
    ottiene alla fine. Direi giustissimo e il racconto lo espone perfettamente)

    EMOZIONE: 6 ( Si espone bene ma la narrazione non ti coinvolge particolarmente nella storia,
    trovo interessante la vicenda, ma le frasi troppo lunghe, rendono poco scorrevole
    il testo )

    Totale punteggio:  31

    Un racconto breve e con un forte contenuto morale, la storia infatti è un espressione perfetta del senso che l'avidità alla fine ti lascia senza niente. La trama è impostata bene, sebbene la storia è abbastanza semplice e troppo raccontata. Non ti coinvolge minimamente, sembra una fiaba...

    Renato Barletti

      • TITOLO RACCONTO: Sfoglia di cipolla

        TRAMA: 7
        SINTASSI E GRAMMATICA: 5
        ORIGINALITA’: 8
        COERENZA:7
        EMOZIONE: 6

        Totale punteggio: 33

        Commento: un angelo “fallisce” la propria missione salvifica e finisce dannato per non esser riuscito ad evidenziare un solo aspetto “buono” della sua protetta perfida-misantropa-avara: un’idea interessante. Qualche piccola pecca nella scrittura e un consiglio da parte mia: utilizza sempre la maiuscola dopo il punto.
    Michael Rigamonti

    NOME: Mariarosaria
    COGNOME: Esposito
    TITOLO RACCONTO: Sfoglia di cipolla
    CATEGORIA: Angeli

    TRAMA: 3
    SINTASSI E GRAMMATICA: 7
    ORIGINALITA’: 6
    COERENZA: 6
    EMOZIONE: 5

    Totale punteggio: 27

    Commento finale che è un piccolo riassunto (6-10 righe) su tre livelli: "linguistico", "narrativo" e "creativo".
    Costruzione del periodo corretta, lineare e piacevole. Alcuni scivoloni su parole sbagliate, maiuscole totalmente inesistenti in tutto il testo e piccolezze nella punteggiatura che, tutto sommato, risulta corretta. La cosa però che maggiormente influisce sul voto è che il racconto è… raccontato. Sembrerà un controsenso ma ormai solo le fiabe vengono raccontate (e difatti il racconto ne ha le peculiarità) perché nella narrazione moderna è composta da scene, da coinvolgimento emotivo, penetrazione dei pensieri, narrazione sensoriale e vivida della scena. Anche il narratore onnisciente in sé contribuisce a questa sensazione di distanza e poco coinvolgimento. Per un concorso di fiabe avrebbe avuto ben più che la sufficienza.

    Andrea Leonelli

    NOME: Mariarosaria
    COGNOME: Esposito
    TITOLO RACCONTO: Sfoglia di cipolla di
    CATEGORIA: Angeli
    TRAMA: 7
    SINTASSI E GRAMMATICA: 7
    ORIGINALITA’: 8
    COERENZA: 8
    EMOZIONE: 8
    Totale punteggio: 38/50

    Commento finale

    Livello linguistico (aspetto lessicale e grammaticale): Mancano completamente le maiuscole e questo non agevola la lettura. Alcuni periodi sono troppo lunghi
    Livello narrativo (capacità e stile): Lo stile sarebbe scorrevole se fosse stato corredato da maiuscole e da un po’ più di virgole. Per il resto buona la capacità espressiva
    Livello creativo (trama e contenuto): ben descritti i protagonisti nei limiti concessi dalla brevità dell’opera. Contenuto non male ma migliorabile

    Connie Furnari

    NOME: Mariarosaria
    COGNOME: Esposito
    TITOLO RACCONTO: Sfoglia di cipolla
    CATEGORIA: Angeli
    TRAMA: 6
    SINTASSI E GRAMMATICA: 6
    ORIGINALITA’: 7
    COERENZA: 8
    EMOZIONE: 8
    Totale punteggio: 35/50

    Commento finale

    Livello linguistico (aspetto lessicale e grammaticale): La grammatica è buona, ma ci sono molti errori di distrazione, ad esempio mancano le maiuscole a inizio capoverso.
    Livello narrativo (capacità e stile): Lo stile è narrativo, anche se accettabile, e non urban fantasy.
    Livello creativo (trama e contenuto): La trama sembra quella di una fiaba della buona notte, anche se piuttosto piacevole, non può essere paragonata all’urban fantasy.

    LA GUERRA DEI DEMONI di Flavio Firmo



    Stefano Muscolino (Arkavarez)

    NOME: Flavio
    COGNOME: Firmo
    TITOLO RACCONTO: La guerra dei demoni
    CATEGORIA: Demoni

    TRAMA: 7 ( La trama è ben congegnata e ha un filo logico.)

    SINTASSI E GRAMMATICA: 7 (Qualche piccole errore di sintassi ma è scritto bene)

    ORIGINALITA’: 8 ( L'idea del demone-alieno è interessante, è molto fantasioso questo
    racconto)

    COERENZA: 7 (Il filo logico c'è)

    EMOZIONE: 7 ( Mi è piaciuto, davvero interessante... mi sono divertito a leggerlo)

    Totale punteggio: 36

    Il testo contiene molti elementi di fantascienza, sebbene non lascia molte informazioni sul protagonista. La storia è interessante perchè appare abbastanza realistica, la trama è ottima e ben impostata, forse avrei preferito una conclusione che non lasciasse in sospeso gli avvenimenti successivi, apparendo quasi più come uno stralcio di un romanzo. E' scritto abbastanza bene, a parte che ho notato dei piccoli errori di distrazione, ma ci sono sorvolabili. Ottima è l'originalità del testo, che raffigura la forma di un demone in maniera imprevedibile ed aumenta la curiosità del lettore.

    La mia opinione è che è un bel racconto.

    Renato Barletti

      • TITOLO RACCONTO: La guerra dei demoni

        TRAMA: 7
        SINTASSI E GRAMMATICA: 6
        ORIGINALITA’: 7
        COERENZA: 7
        EMOZIONE: 7

        Totale punteggio: 34

        Commento: un bel racconto scritto in maniera fluida ed efficace. Fin dal titolo emerge la “vicinanza” al classico Hollywoodiano, con l’aggiunta di una buona dose di occulto e soprannaturale. Sono presenti nel testo alcune inesattezze che potrebbero anche essere dei refusi di battitura.
    Michael Rigamonti

    NOME: Flavio
    COGNOME: Firmo
    TITOLO RACCONTO: La guerra dei Demoni
    CATEGORIA: Demoni

    TRAMA: 6
    SINTASSI E GRAMMATICA: 8
    ORIGINALITA’: 9
    COERENZA: 8
    EMOZIONE: 7

    Totale punteggio: 38

    Commento finale che è un piccolo riassunto (6-10 righe) su tre livelli: "linguistico", "narrativo" e "creativo".
    Ottimo l'inizio, in medias res e mostrato in maniera impeccabile, cosa che per altro ripercorre tutto il racconto. La narrazione si srotola lineare e senza troppi sobbalzi. Ci sono alcuni evidenti problemi di regia e di fotografia in cui l'autore non riesce a mettere nero su bianco la scena in modo chiaro e lascia al lettore il peso cognitivo e di rielaborazione del testo per capire cosa succede. Questo avviene anche con i cambi di scena e con i saltelli temporali dove probabilmente sarebbe stato utile utilizzare un nuovo paragrafo o addirittura un simbolo grafico per spezzare la narrazione se non si vuole utilizzare il raccontato per premere sul tasto di avanzamento rapido. L'originalità è ottima e la trama sempre coerente però i dialoghi risultano un po' fiacchi e le scelte dei personaggi un poco troppo supportate dal deus ex machinae. Oltretutto al racconto manca il finale e la trama non rientra neanche nel tipo circolare in cui il finale mancante comunque chiude un cerchio andando per lo meno a concludere il tema iniziale. In sé il racconto risulta comunque ben ponderato e realizzato, ma si poteva fare di meglio.

    Andrea Leonelli

    NOME: Flavio
    COGNOME: Firmo
    TITOLO RACCONTO: La guerra dei Demoni
    CATEGORIA: Demoni
    TRAMA: 8
    SINTASSI E GRAMMATICA: 9
    ORIGINALITA’: 9
    COERENZA: 8
    EMOZIONE: 7
    Totale punteggio: 41/50

    Commento finale

    Livello linguistico (aspetto lessicale e grammaticale):
    correttamente espresso con linguaggio appropriato
    Livello narrativo (capacità e stile):
    Ottimo lo stile, buona la capacità di creare l’atmosfera desiderata
    Livello creativo (trama e contenuto): Trama originale e ben svolta buona la descrizione dell’ambiente e della situazione.

    Connie Furnari

    NOME: Flavio
    COGNOME: Firmo
    TITOLO RACCONTO: La guerra dei demoni
    CATEGORIA: Demoni
    TRAMA: 10
    SINTASSI E GRAMMATICA: 7
    ORIGINALITA’: 8
    COERENZA: 8
    EMOZIONE: 8
    Totale punteggio: 41/50

    Commento finale

    Livello linguistico (aspetto lessicale e grammaticale): Ho notato alcuni errori grammaticali che rallentano la storia.
    Livello narrativo (capacità e stile): Lo stile è avvincente, ma in alcuni punti cede: l’incipit è quello che mi è piaciuto di più.
    Livello creativo (trama e contenuto): La trama è buona e sviluppabile, mi ha lasciata perplessa solo il fatto che non c’è una vera e propria conclusione della vicenda.




    Scheda di valutazione Full Moon di E. Puddu

    Muscolino Stefano (Arkavarez)

    NOME: E.
    COGNOME: Puddu
    TITOLO RACCONTO: Full Moon
    CATEGORIA: Licantropi

    TRAMA: 7 ( La trama è ben congegnata e ha un filo logico.)

    SINTASSI E GRAMMATICA: 7 (Ci sono piccoli errori, ma tutto sommato sembra buona)

    ORIGINALITA’: 5 ( Il classico licantropo canonico, ma nient'altro di particolare, troppo
    classico! Ci vorrebbe un pò di fantasia in più)

    COERENZA: 9 ( Una logica "Zenit", assolutamente impeccabile e collogato in un preciso ordine
    cronologico.)

    EMOZIONE: 4 ( La narrazione è sterile, ti lascia indifferente di fronte a persone sventrate,
    manca di suspance, coinvolgimento. Il testo appare come un "elenco della
    spesa" di azioni in un ordine statico.)

    Totale punteggio: 32

    La storia è particolarmente classica nel suo genere, rispetta alla perfezione il modello del licantropo e dei amici che si conoscono dai tempi di scuola, dove durante una luna piena succede il peggio. La trama è ben impostata, ma l'intero testo segue una coerenza quasi da "Articolo del giornale". Tutto viene precisato secondo un perfetto ordine cronologico e statico, anche se una simile perfezione non è indicata per la narrativa, proprio per evitare di renderla una cronaca e di conseguenza "sterile"! A prescindere che vengono usati dei schemi abbastanza comuni e privi di idee innovative, ha un'altro difetto: tutto troppo preciso a livello concettuale, totalmente assente di descrizioni visive, dialoghi o sensazioni emotive; e privo di qualunque cosa che rende il racconto veramente "vivo".

    La mia opinione: Assolutamente evitare in un testo di narrativa un "elenco" di azioni. Un racconto va vissuto mentro lo dici: si parla di una donna terrorizzata, che ti guarda negli occhi e piange che ti dice "Ti prego non mi uccidere, risparmiami!". Uno magari decide non ascoltarla, perchè prova un assoluto e sadico piacere di vederla morta, allora uno ride con una crudele smorfia stampata sul volto; lei piange mentre cerca di scappare terrorizzata da te. Gli gridi "Non sono incline alla tua richiesta pietà" e le corri dietro. Mentre scappa inciampa su una radice d'albero, la raggiungi; lei ti fissa con le lacrime a gli occhi, a quel punto alzi gli artigli e con un colpo secco, gli l'affondi nel suo ventre. Lei, nella più nera disperazione, grida... grida, mentre la stai squartando.

    ... Dire che semplicemente le hai staccato la testa ed è rotolata via, è fuori uscito il sangue e poi prosegue nella prossima scena, non trasmette emozioni! E' come dire: sono andato a fare la spesa nel supermarket e poi sono andato al panificio. Hai espresso un concetto o un azione, è un pensiero e nulla di più. Devi descrivere le emozioni, descrivere ciò che vedi, riportare i dialogare e le espressioni delle persone. Sono elementi importanti nella narrativa.

    Renato Barletti

      • TITOLO RACCONTO: Full moon

        TRAMA: 8
        SINTASSI E GRAMMATICA: 6
        ORIGINALITA’: 6
        COERENZA: 8
        EMOZIONE: 6

        Totale punteggio: 34

        Commento: una storia ben congegnata e sviluppata coerentemente lungo un filo narrativo; sono diversi gli spunti offerti alla riflessione. La scrittura (assolutamente corretta) non crea quel pathos che la “materia” avrebbe in sé, forse per l’uso costante del passato remoto.
    Michael Rigamonti

    NOME: E.
    COGNOME: Puddu
    TITOLO RACCONTO: Full Moon
    CATEGORIA: Licantropi

    TRAMA: 5
    SINTASSI E GRAMMATICA: 6
    ORIGINALITA’: 5
    COERENZA: 6
    EMOZIONE: 5

    Totale punteggio: 27

    Commento finale che è un piccolo riassunto (6-10 righe) su tre livelli: "linguistico", "narrativo" e "creativo".
    L'inizio è buono, il primo capoverso: ci cala subito in un mostrato dentro lo svolgimento dei fatti. Probabilmente però le frasi sono troppo brevi in alcuni punti e già con questo l'incipit perde un po' di efficacia. Poi però la narrazione penetra profondamente nei pensieri senza darne alcun sentore: è il narratore che pensa o sta riportando un pensiero del personaggio. Pare quasi, addirittura, che sia l'autore stesso a intervenire e questo sarebbe assolutamente da evitare. Oltre a questo il narratore interviene anche per spiegare fatti totalmente superflui allo svolgimento della trama. Il charactering dei personaggi, specialmente in una narrativa di genere, dovrebbe rimanere segregato sopra ai fogli di bozza dell'autore ed entrare in gioco nella narrazione solo quando è strettamente necessari; oppure, se proprio lo si vuole fare, con brevi incisi e inserimenti, non con lunghi polpettoni evitabili. Le concordanze temporali tra i fatti e la narrazione sfuggono alla logica svariando dal presente, all'imperfetto, al passato remoto per descrivere lo stesso tempo scenico. Ci sono veramente tanti errori di accento (perché, finchè, porto invece che portò, addirittura Giorgiò) e le scene sono forse mal gestite e la regia confonde il lettore che vede scorrere tutto molto velocemente, come i dialoghi poco credibili e inseriti forzatamente nella narrazione.

    Andrea Leonelli

    NOME: E.
    COGNOME: Puddu
    TITOLO RACCONTO: Full Moon
    CATEGORIA: Licantropi
    TRAMA: 8
    SINTASSI E GRAMMATICA: 8
    ORIGINALITA’: 9
    COERENZA: 8
    EMOZIONE: 9
    Totale punteggio: 42/50

    Commento finale

    Livello linguistico (aspetto lessicale e grammaticale): Livello narrativo (capacità e stile):
    Livello creativo (trama e contenuto):

    Connie Furnari

    NOME: E.
    COGNOME: Puddu
    TITOLO RACCONTO: Full Moon
    CATEGORIA: Licantropi
    TRAMA: 10
    SINTASSI E GRAMMATICA: 10
    ORIGINALITA’: 8
    COERENZA: 9
    EMOZIONE: 9
    Totale punteggio: 46/50

    Commento finale

    Livello linguistico (aspetto lessicale e grammaticale): La storia è scritta in buon italiano, ma è forse un po’ troppo descrittiva.
    Livello narrativo (capacità e stile): La vicenda è narrata con parsimonia, a parte qualche scena splatter all’inizio.
    Livello creativo (trama e contenuto): L’idea del licantropo sottoposto a esperimenti è già stata trattata in vari film, ma la narrazione è comunque buona, forse con qualche dialogo in più avrebbe descritto meglio lo stato d’animo del protagonista.


    Scheda di valutazione Un favore da ricambiare di Daniele Imbornone




    Stefano Muscolino (Arkavarez)

    NOME: Daniele
    COGNOME: Imbornone
    TITOLO RACCONTO: Un favore da ricambiare
    CATEGORIA: Angeli

    TRAMA: 7 ( La trama è ben congegnata e ha un filo logico, solo che alcuni punti sono un pò
    dispersivi.)

    SINTASSI E GRAMMATICA: 4 (Ci sono un sacco di errori, prevalentemente sintattici, molte
    frasi sono persino senza senso)

    ORIGINALITA’: 6 ( Mi piace questo stile "Autobiografico" ma assomiglia a un genere
    estremamente classico come le storie della Disney,
    non vedo nulla di particolare a livello di "Fantasy".)

    COERENZA: 7 ( Il filo logico c'è)

    EMOZIONE: 6 ( La storia è davvero commuovente ma ci sono troppe descrizioni e pensieri del
    protagonista che appesantiscono la storia, andrebbe sintetizzata un pò)

    Totale punteggio: 30

    La storia è davvero commuovente e ricorda le storie dei grandi classici, il racconto è molto lungo e ha un andamento cronologico abbastanza bilanciato con l'alternarsi dei sogni, ripercorrono un evento del passato, in contemporanea a una vicenda del presente. Alcuni punti, tuttavia, sono un pò "difettosi" perchè tendono ad esprimere cose ripetute o superflue alla vicenda. La parte da rivedere è la grammatica! Ci sono molti errori, alcuni persino che danneggiano il testo, lasciando parti incomprese. A livello emotivo devo dire che il racconto mi ha commosso molto, la storia è bellissima ma la tendenza a descrivere le cose in maniera "esagerata" e a volte inutile, rende la storia poco scorrevole.

    La mia opinione è che le descrizione andrebbero "limate al minimo necessario" (E' un errore che in ogni caso commetto anch'io!) e inoltre la passione che hai nello scrivere (e c'è l'hai!) richiede un certo sforzo a migliorare la sintassi e la grammatica.

    Renato Barletti

      • TITOLO RACCONTO: Un favore da ricambiare

        TRAMA: 5
        SINTASSI E GRAMMATICA: 1
        ORIGINALITA’: 5
        COERENZA: 5
        EMOZIONE: 3

        Totale punteggio: 19

        Commento: l’enorme difficoltà che si fa a leggere questo “racconto” condiziona tutte le voci della valutazione. La forma è ostica ed arzigogolata: troppe spiegazioni e descrizioni di momenti ed oggetti ininfluenti nella dinamica degli avvenimenti, grande ridondanza di avverbi, pronomi e aggettivi, diverse inesattezze grammaticali e sintattiche. Dieci pagine da sfrondare e riscrivere per farle diventare un racconto (magari!) di 3/4 pagine……

        Michael Rigamonti
         
        NOME: Daniele
        COGNOME: Imbornone
        TITOLO RACCONTO: Un favore da ricambiare
        CATEGORIA: Angeli

        TRAMA: 3
        SINTASSI E GRAMMATICA: 6
        ORIGINALITA’: 5
        COERENZA: 1
        EMOZIONE: 1

        Totale punteggio: 16

        Commento finale che è un piccolo riassunto (6-10 righe) su tre livelli: "linguistico", "narrativo" e "creativo".
        La grammatica è buona e le fresi sono ben costruite. Il tema trattato è tutto sommato originale e lineare. Basta, non c'è altro. In questo racconto di 51303 caratteri in cui il massimo era espressamente fissato a circa un terzo (18000) già solo per questo meriterebbe uno zero totale. Purtroppo zero non mi è consentito darlo, quindi facciamo un po' di analisi tecnica. Leggendolo è impossibile non sentire continuamente la presenza del narratore che incombe, spiega cose superflue, si sofferma su descrizioni inutili ai fini della trama, fa paragoni ("Esatto, è la stessa razza del cane della Scottex.") per cui se fosse stato un libro, non solo mi avrebbe annoiato a morte, ma mi avrebbe addirittura irritato. Senza tener conto che l'unica impaginazione è data dai paragrafi, i capoversi sono cosa oscura, l'inserimento dei dialoghi è quasi casuale e questi ultimi risultano anche tremendamente falsi. Non mi voglio soffermare sui difetti della trama, già tutto il resto basta e avanza: l'autore non ha avuto rispetto delle regole.
    Andrea Leonelli

    NOME: Daniele
    COGNOME: Imbornone
    TITOLO RACCONTO: UN FAVORE DA RICAMBIARE
    CATEGORIA: Angeli
    TRAMA: 7
    SINTASSI E GRAMMATICA: 7
    ORIGINALITA’: 7
    COERENZA: 6
    EMOZIONE: 8
    Totale punteggio: 35/50

    Commento finale

    Livello linguistico (aspetto lessicale e grammaticale): da migliorare la scrittura e da rivedere la punteggiatura
    Livello narrativo (capacità e stile): stile scorrevole, e abbastanza coinvolgente, peccato come detto l’italiano a tratti zoppicante e la punteggiatura che spezza il ritmo
    Livello creativo (trama e contenuto): trama forse non originalissima ma ben sviluppata e con idee simpatiche, divertenti i momenti umoristici

    Connie Furnari

    NOME: Daniele
    COGNOME: Imbornone
    TITOLO RACCONTO: Un favore da ricambiare
    CATEGORIA: Angeli
    TRAMA: 9
    SINTASSI E GRAMMATICA: 7
    ORIGINALITA’: 9
    COERENZA: 9
    EMOZIONE: 9
    Totale punteggio: 43/50

    Commento finale

    Livello linguistico (aspetto lessicale e grammaticale): la grammatica è da sistemare.
    Livello narrativo (capacità e stile): Buona la scelta della prima persona, sarebbe migliorato con qualche elemento fantasy in più nella parte iniziale.
    Livello creativo (trama e contenuto): La storia ricorda il film francese Angel-A, la parte finale con la madre non mi è piaciuta perché troppo scontata per avere un epilogo.