Molto bene signori!
Prima di procedere volevo farvi leggere questo documento, vi mostrerà i parametri con cui abbiamo giudicato i vostri racconti . Il seguente testo è di Michael Rigamonti, io credo che chi di voi lo leggerà, ne trarrà qualcosa di utile!
"The importance of being Ernest (and be critical)"
No, non è il titolo di una commedia teatrale di Oscar Wilde e nemmeno una sua rivisitazione. Già, perché con queste poche righe voglio chiarire due principi fondamentali che stanno alla base di quello che dico, faccio e scrivo: l'importanza di essere Serio e l'importanza di essere Critico. "The importance of being Ernest (and be critical)" appunto, richiamando forse sì in modo eccessivo l'opera di Wilde.
Ma cosa significa tradotto in soldoni, cosa vuol dire essere critici e seri?
Anzitutto mettiamoci bene in testa che esiste un solo giudice finale della scrittura ed è la scrittura stessa. Con questo vi starete chiedendo dove voglio arrivare. Ebbene per fare il duro mestiere dello scrittore non basta avere buone idee, cercare qualche sinonimo sul vocabolario, conoscere tre o quattro regolette di grammatica o saper mettere in piedi un dialogo. C'è ben altro dietro la scrittura, dietro l'essere uno scrittore. C'è il "non accontentarsi della prima parola, ma cominciare a studiare tutte le varie sfumature per vedere esattamente quello che volevi raccontare", come dice Carlo Lucarelli. C'è il progetto prima della penna, il lasciar riposare l'idea, studiarla, capirne le diramazioni, i segreti, comprenderne le potenzialità come ci insegna Giulio Mozzi. "Se un libro che leggiamo non ci sveglia con un pugno sul cranio, a che serve leggerlo?" ci ammoniva Franz Kafka "Un libro dev'essere la scure per il mare gelato dentro di noi".
E allora cosa serve per essere uno scrittore?
Semplice, servono solo tre componenti: Umiltà, Esercizio e Volontà. Umiltà perché nessuno, nemmeno lo scrittore più bravo che abbia mai calcato la superficie terrestre è esente da errori e saperlo porta alla curiosità, alla scoperta di sempre nuove regole, alla formulazione di regole proprie, allo studio delle materie di ciò che si scrive. In una parola alla ricerca della perfezione. Questo introduce gli altri due concetti perché non c'è ricerca se non c'è la voglia di applicarsi, la Volontà di migliorarsi e andare oltre. Dall'altra parte non ci può essere miglioramento se non ci si esercita a sufficienza: non si può scolpire una statua col solo pensiero; servono martello, scalpello, impegno e fatica.
Ecco che si giunge quindi al vero significato di una critica esaustiva, che vada al di là del semplice bello/brutto, del frivolo mi è piaciuto/non mi è piaciuto. La critica, e l'autocritica altrettanto, sono due degli strumenti più utili per uno scrittore. Chi vuole imbarcarsi nella grande impresa della scrittura deve saperlo, accettarlo e anzi ricercare questi potenti strumenti di lavoro.
Molti pensano che la scrittura creativa sia uguale alla semplice scrittura ma esistono una serie di regole e parametri, schemi e settori da studiare che la rendono una cosa totalmente a sé. Oltre la semplice grammatica e sintassi c'è la semantica, lo studio delle parole, del loro significato, la ricerca della parola "giusta". Poi c'è lo studio delle trame, le tipologie, gli inizi, gli incipit e la loro essenziale importanza, gli sviluppi, i finali. C'è lo studio dei personaggi, il loro charactering, l'analisi dei dialoghi, lo studio delle metodologie di descrizione, l'indagine delle tecniche narrative, dei punti di vista, l'approfondimento sugli stili, l'approfondimento sulla credibilità degli elementi ecc. C'è un intero mondo da scoprire sulla scrittura artistica. E la critica, quella vera, considera ogni aspetto di questo sconfinato universo.
Per questo i veri critici vengono visti (e io con loro) come i poliziotti cattivi. Devo dire molte volte fa male ricevere una critica: si è feriti nell'orgoglio, si rischia di perdere la stima di sé stessi, di non credere più in quello che si fa, si perdono di vista le proprie potenzialità. Dietro tutto questo, oltre il muro di nebbia sollevato dalla critica, c'è il vero cammino dello scrittore. Una volta superato quel gradino l'esponenzialità con cui si cresce in teoria ed esperienza è limitata alla sola vastità dello spazio e del tempo. Ecco perché preferisco ricevere e fare una critica vera, dura come può sembrare dura, ma fatta con uno scopo ben preciso. Perché chi saprà svoltare dietro l'angolo delle difficoltà farà sicuramente grandi cose. Quindi non odiatemi, oppure fatelo se vi serve per stare meglio. Quando avrete finito forse, sarete pronti ad accettare il miglioramento.
Michael D. Acciaio
Bene! Siamo giunti nel fatidico momento di questo evento, in cui tutti quanti dobbiamo dare un profondo ringraziamento a
Connie Furnari, che insieme a tutti noi ha realizzato questo progetto.
Un ringraziamento va anche ad Renato Barletti, Michael Rigamonti e Andrea Leonelli che, come me, hanno fatto i giudici di gara. Ricordo che il vincitore riceverà a casa sua una copia autografata di "Stryx il marchio della strega" come primo premio.
Tutti coloro che hanno gradito quest'iniziativa, che si sono divertiti e magari hanno potuto trarne qualcosa;
propongo l'acquisto di Stryx il marchio della strega. Il libro è molto bello e costa solo 12 euro. Inoltre darete un contributo al futuro di una giovane scrittrice.
Grazie per essere passati di qua.
Per chi mi vuole contattare per iniziative,
mi trova cliccando: Qui
(Ricordo anche che le schede di valutazione e i nostri pareri sono pubblicati dentro i racconti)
- VOTO 8.3 Prisca Turazzi (Vincitrice!)
- VOTO 7.6 Laura Buffa
- VOTO 7.6 Flavio Firmo
- VOTO 7.5 Valentina Iesari
- VOTO 7.5 Amarganta Blue
- VOTO 7.4 Anna Castelli
- VOTO 7.4 Camilla Demontis
- VOTO 7.4 Matteo Praticò
- VOTO 7.3 Anna Fabbrello
- VOTO 7.3 Angela Visalli
- VOTO 7.2 E. Puddu
- VOTO 7.2 Vincenzo Porcelli
- VOTO 7.1 Stefano Mangusta
- VOTO 7.1 Cassidy McCormack
- VOTO 6.9 Francesca Giuliani
- VOTO 6.9 Jenny Cardullo
- VOTO 6.6 Monica Portiero
- VOTO 6.6 Anna Cottini
- VOTO 6.5 Mariarosaria Esposito
- VOTO 6.4 Ivano Di Benedetto
- VOTO 6.4 Simona Pace
- VOTO 6.2 Rosario Runza
- VOTO 6.1 Fabio Carollo
- VOTO 5.9 Giovanna Micelli
- VOTO 5.7 Daniele Imbornone
- VOTO 4.6 Elio Danzè
Complimenti a Prisca Turazzi per la sua vittoria, sono contenta di essere arrivata almeno decima.. Un caro saluto a tutt! Angela
RispondiEliminaComplimenti a Prisca, è stata bravissima!
RispondiEliminaInnanzitutto complimenti per l'iniziativa. Mi ha permesso di cimentarmi con un genere che non conosco e non pratico; tutta palestra che serve sempre. Complimenti a Prisca, in ogni concorso c'è un vincitore, ma vincono tutti quelli che partecipano perchè hanno il coraggio di mettersi in gioco e accettare il responso dei giudici. Complimenti a Michael che mi ha invitato a partecipare e mi ha "costretto" a leggere il suo racconto che non è neppure in gara (meglio così, saresti finito ultimo).
RispondiEliminaAlla prossima avventura.
Il numero 3 della classifica
Si, queste iniziative sono istruttive, sia per noi, che per voi. Scrivere racconti è un vero e proprio esercizio per chi vuole crescere nella scrittura ;-)
EliminaScusate il ritardo con cui rispondo!
RispondiEliminaSono davvero contenta e faccio i complimenti anche a tutti gli altri partecipanti perché, come ha già detto Flavio, abbiamo vinto tutti.
Sono curiosa di sapere se questo concorso avrà un'evoluzione ulteriore ;D
Prisca, i miei complimenti! aspetto che mi contatti personalmente per mail okay? se la editor è disponibile io son disposta a fare un'antologia dei nostri racconti, naturalmente vi terrò aggiornati fanciulli ;)
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