giovedì 15 marzo 2012

Scheda di valutazione La Cura di Prisca Turazzi.



Stefano Muscolino (Arkavarez)

NOME: Prisca
COGNOME: Turazzi
TITOLO RACCONTO: La cura
CATEGORIA: Demoni

TRAMA:7 (Una storia interessante per chi ama il genere drammatico, molto introspettiva anche
se parla di una situazione molto statica. )
SINTASSI E GRAMMATICA: 8 (Sembra buona )
ORIGINALITA’: 7 (Ricorda molto le scene dei psico-triller, però è ben sviluppata)
COERENZA: 7 ( Estremamente coerente)
EMOZIONE: 5 ( Mi ha fatto venire l'angoscia più che divertirmi, riesce comunque nel suo
scopo. Solo che trovo un pò statica la storia, molto introspettiva ma torna sempre sullo stesso punto. )

Totale punteggio: 36

E' un testo costuito bene ed è veramente raccapricciante. Lo sviluppo è buono, la trama è descritta perfettamente, trovo la situazione un pò troppo incentrata su stessa, che rende la narrativa un pò statica e di situazioni un pò somiglianti e ripetitive. La grammatica e la punteggiatura è ottima, la storia è molto originale e drammatica, ma a parte una forte tristezza, non trasmette altro.

La mia opinione è costruita veramente bene, forse se parlava di altro, mi sarebbe piaciuta ancora di più.

Renato Barletti

    • TITOLO RACCONTO: La cura

      TRAMA: 7
      SINTASSI E GRAMMATICA: 7
      ORIGINALITA’: 9
      COERENZA: 8
      EMOZIONE: 8

      Totale punteggio: 39

      Commento: un ottimo spunto, originale e forte nel contenuto e nello svolgimento, che forse potrebbe essere la base per un lavoro di maggiore sviluppo; l’incubo-follia-realtà corre tutto sul filo di una “diretta” incalzante che rappresenta la caratteristica narrativa del racconto fino al tragico e liberatorio atto finale.


Michael Rigamonti

NOME: Prisca
COGNOME: Turazzi
TITOLO RACCONTO: La cura
CATEGORIA: Demoni

TRAMA: 9
SINTASSI E GRAMMATICA: 9
ORIGINALITA’: 9
COERENZA: 9
EMOZIONE: 9

Totale punteggio: 45

Commento finale che è un piccolo riassunto (6-10 righe) su tre livelli: "linguistico", "narrativo" e "creativo".
Un racconto ben scritto, ben documentato. Forse non a tutti piace lo stile moderno narrativo dello Show don't tell estremo ma il progetto narrativo viene sempre portato avanti coerentemente, le emozioni si percepiscono, la scena viene vissuta e il personaggio è vivido. Certo, per chi non è pratico di cure psichiatriche può risultare confuso ma questo aspetto rispecchia anche la corrispettiva situazione mentale della protagonista, sottoposta a vecchie cure atroci fino a quella che sembra come una lobotomia finale. Forse però sarebbe utile sottolineare con più dettaglio il passaggio tra una sena e l’altra (inizio di un nuovo paragrafo senza indentazione, un segno grafico e/o specificando meglio fin da subito il brusco cambio di scena). Quel Toc. Forse andrebbe utilizzato più spesso. Un lavoro veramente ben concepito e ben realizzato.


Andrea Leonelli


NOME: Prisca
COGNOME: Turazzi
TITOLO RACCONTO: La cura
CATEGORIA: Demoni
TRAMA: 8
SINTASSI E GRAMMATICA: 9
ORIGINALITA’: 8
COERENZA: 9
EMOZIONE: 9
Totale punteggio: 42/50

Commento finale

Livello linguistico (aspetto lessicale e grammaticale):
Ottimo!
Livello narrativo (capacità e stile): stile scorrevole e coinvolgente, riesce a calerti nell’atmosfera
Livello creativo (trama e contenuto): Personaggio ben delineato, ricrea ottimamente atmosfere e stati d’animo. MOLTO BELLO DAVVERO

Connie Furnari

NOME: Prisca
COGNOME: Turazzi
TITOLO RACCONTO: La cura
CATEGORIA: Demoni
TRAMA: 9
SINTASSI E GRAMMATICA: 10
ORIGINALITA’: 10
COERENZA: 10
EMOZIONE: 10
Totale punteggio: 49/50

Commento finale

Livello linguistico (aspetto lessicale e grammaticale): La struttura delle frasi conferisce pathos e coinvolge il lettore, la grammatica è ottima e adeguata al tipo di storia.
Livello narrativo (capacità e stile): Ho trovato azzeccata anche la divisione del racconto in capoversi perché sottolinea l’aspetto onirico della vicenda. Lo stile ambiguo e controverso dà mordente al racconto.
Livello creativo (trama e contenuto): Ho messo 9 alla trama solo perché la storia della ragazza chiusa in manicomio e tormentata dai demoni è stata già trattata, anche in parecchi film. La fine mi è piaciuta perché evidenzia un cerchio di non ritorno, un incubo infinito.




Nessun commento:

Posta un commento